I venti di crisi si fanno sentire a Piazza Affari. Milano in apertura cede il 2% sull’onda dei timori dell’instabilità politica. Le tensioni si riflettono sul mercato obbligazionario italiano, con lo spread di rendimento tra decennali italiani e tedeschi che segna 297 punti, dopo essere balzato fino a 304 punti base dai 270 della chiusura di venerdì.
Finanziari in forte calo, con alcuni titoli che finiscono in asta di volatilità dopo aver segnato pesanti perdite. Tra questi si segnalano Fonsai e Mediolanum. Mps, dopo alcune difficoltà a fare prezzo, ora segna -5%. Intesa San Paolo, che ieri ha visto l’uscita dell’Ad Enrico Cucchiani, cede il 4,5%. Unicredit perde il 3,7%. In forte calo anche Mediaset, tradizionalmente sensibile alla situazione politica italiana. In controtendenza Telecom (+3,45%), mentre si prospetta un’uscita del presidente esecutivo Franco Bernabè, tra i sostenitori di un aumento di capitale.
Non è stato un avvio facile nemmeno per le altre piazza europee: Parigi segna -1%, Francoforte -0,97%, Madrid -1,51%. A pesare in particolare è il mancato accordo negli Stati Uniti sul budget federale e sull’innalzamento del tetto al debito pubblico, impasse che potrebbe portare da domani sera a una paralisi parziale del Paese a dal 17 ottobre al default tecnico.