Torna Ekaterina, eroina di un Quattrocento intriso di mistero

Firenze – Dopo il successo di Ekaterina, il romanzo di Marialuisa Bianchi  nel quale si narra  la storia di una schiava russa nella Firenze del ‘400 che si batte per ottenere la libertà è uscito un sequel,   “La promessa di Ekaterina. Dai sotterranei di Siena alle nozze di Lorenzo il Magnifico”   (End Edizioni 2021)

In questo nuovo romanzo di  Maria Luisa BianchiEkaterina attraversa la “storia notturna” di un Quattrocento intriso di magia e di mistero e lo fa addentrandosi nel dedalo dei bottini senesi (i canali sotterranei che attraversano la città) per poi riemergere ricca di conoscenze che ne influenzeranno il destino.

Donne indimenticabili, di cui alcune come Gabrina degli Albeti realmente esistite, affollano pagine ricche di accadimenti che ci restituiscono l’immagine a tutto tondo di un universo femminile, costretto, ora come allora, a fare i conti con le violenze e i pregiudizi.

Ekaterina, strappata da bambina alla sua terra, la Russia, con cui mantiene un profondo legame affettivo e culturale, – spiega  Maria Luisa Bianchi – torna da protagonista in questa nuova vicenda che si sviluppa a partire dall’Ospedale del Santa Maria della Scala di Siena per approdare a Firenze, nei giorni in cui si svolgono i festeggiamenti per le nozze di Lorenzo de’ Medici con Clarice Orsini.

Ancora una volta a occupare la scena non sono i potenti, i ricchi mercanti, l’aristocrazia del Rinascimento, ma donne e uomini che popolano le piazze e le strade all’ombra della Torre del Mangia e del Campanile di Giotto, a cui viene data finalmente voce e visibilità. Attente ricerche d’archivio conferiscono forma e sostanza a personaggi nati dall’immaginazione dell’ autrice e si mescolano ad altri che la Storia ci ha consegnato.

Riecheggiando il romanzo cortese, l’amore occupa un posto centrale nella narrazione, ma è soprattutto il topos della quête, della ricerca, che contraddistingue questa nuova fase della vita di Ekaterina. Ricerca di un figlio perduto, ma anche e soprattutto di un nuovo inizio, di una nuova consapevolezza di sé e della libertà dai vincoli ingiusti della schiavitù. In questa conversazione con la prof. Bianchi abbiamo affrontato alcuni temi del suo nuovo romanzo

Il primo libro aveva come  fil rouge  la ricerca della libertà.  Qual è la cifra di questo romanzo   ?  

La cifra di questo libro è la maternità, come illustra bene il putto degli Innocenti scelto per la copertina. Maternità negata, ricercata, maternità delegata e soprattutto desiderio di portare avanti una personale ricerca. La promessa cui allude il titolo: un rapporto privilegiato con babushka che farà da tramite per una sorta di emancipazione. Resta sempre il desiderio di libertà, più complesso che nel primo romanzo.

Un romanzo storico che serve a conoscere la vita quotidiana di Firenze  nel ‘400  ma anche, in questo romanzo episodi celebri come il matrimonio di Lorenzo de’Medici.

Il tessuto è quello storico di Firenze e Siena negli anni precedenti al 1469, data che segna il matrimonio di Lorenzo il Magnifico. Sullo sfondo quindi si muovono personaggi storici: a Siena il vescovo Bernardino degli Albizzeschi, proclamato santo già nel 1450;  appunto  Lorenzo dei Medici a Firenze e personaggi poco noti come Gabrina degli Albeti. Su quest’ultima si è concentrato il mio sguardo e da lì è partita l’idea del viaggio notturno in luoghi incantati fuori Siena. Nel 1375 a Reggio Emilia una donna di nome Gabrina era stata portata in Tribunale, di fronte al  Vicario del Podestà. Siamo ancora lontani dalla pubblicazione del “Malleus Maleficarum” opera che dà inizio alla cosiddetta caccia alle streghe. Comunque Gabrina fu accusata perché raccoglieva erbe e creava pozioni per alleviare le sofferenze umane e curare qualche malanno.  Processata come fattucchiera, perché secondo i giudici le erbe non potevano servire a nulla, né tanto meno curare.

Quindi  nel corso del racconto si parla di come potesse vivere una donna  sola, indomita e avventurosa, perché si parla anche di cosiddette maliarde e streghe, donne che curavano con le erbe, con le parole, che aiutavano altre donne a partorire ma anche ad abortire.

Poi  in questo romanzo c’è anche la vita dentro il convento e in particolare dentro l’ospedale di Santa Maria della Scala, come venivano trattati i cosiddetti gettatelli. Di storico c’è la ricerca sugli ospedali di Firenze e Siena,  l’ambientazione delle città, di inventato ci sono i personaggi minori che non compaiono nei libri di storia, come Ekaterina, la sua consorella Chiara e il cugino,   mentre Hans Memling  è un pittore che operò in quegli anni ma non sappiamo se venne a Firenze, è plausibile, visti i rapporti tra la pittura fiamminga e quella fiorentina, di lui si sa molto poco.

Nel romanzo di parla del  matrimonio di Lorenzo il Magnifico 

Il matrimonio di Lorenzo dei Medici si collocava proprio nell’anno della storia (1469) e ho avuto l’intuizione di raccontarlo attraverso gli occhi delle gente comune, per far emergere dettagli e particolari inconsueti, ma allo stesso tempo raccontare un momento importante della storia di Firenze, rovesciando le prospettive. sullo sfondo i potenti e in primo piano la gente comune. 

Marialuisa Bianchi (foto), molisana d’origine, si è laureata in Storia medievale a Firenze dove vive. Ha insegnato Italiano e Storia nelle scuole superiori. Nel 2017 ha pubblicato il romanzo storico Ekaterina, una schiava russa nella Firenze dei Medici. Ha esordito nel 2005 con un libro di racconti, Vie di Fuga. Storie di e per adolescenti, e nel 2009 ha pubblicato un testo teatrale Apparizioni.

Tre atti liberamente ispirati al romanzo Signora Ava di F. Jovine. Collabora con la storica associazione culturale Il Giardino dei Ciliegi, presso cui conduce seminari di scrittura creativa e organizza incontri letterari. Recentemente ha curato l’antologia Nodi. Il nostro lessico familiare. Ha scritto saggi di storia fiorentina e molisana, uno apparso sulla rivista «Ricerche storiche», l’altro nella collana Arti fiorentine, La grande storia dell’artigianato: il ‘400. Tiene una rubrica di recensioni letterarie, Voci di donna, su Toscanalibri.it.

Di prossima uscita: L’eredità di Firenze. La storia della città nelle parole dell’ultima principessa Anna Maria Luisa de’ Medici

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