Firenze – In carcere, R.S., ex calciante 50enne dei Bianchi notissimo in città, c’era già stato e nello scorso luglio, avendo finito di scontare la pena a cui era stato condannato, era uscito da Sollicciano rientrandoci però meno di 24 ore dopo per aver aggredito un uomo ed una donna all’interno di un negozio di parrucchiere. In quella circostanza gli erano stati concessi gli arresti domiciliari poiché indagato per i reati di concorso in violazione di domicilio, lesioni aggravate e tentata rapina. Ma lo scorso 12 ottobre l’uomo si è reso responsabile nuovamente di altri reati, prima allontanandosi dalla propria abitazione e successivamente, rintracciato in un bar, opponendo resistenza all’operato degli agenti della Polizia di Stato intervenuti. Anche in questa circostanza l’uomo veniva tratto in arresto e, a seguito di convalida, sottoposto nuovamente alla precedente misura degli arresti domiciliari. il GIP del Tribunale di Firenze però, su richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Firenze e valutando anche quest’ultimo episodio, assieme agli elementi che già avevano determinato gli arresti domiciliari, ha deciso per l’aggravamento della misura cautelare nei suoi confronti. E così l’ex calciante è tornato un’altra volta a Sollicciano.
Nella casa circondariale fiorentina ci è finito anche H.A., cittadino di origine marocchina, disoccupato, in Italia senza fissa dimora e già noto alle Forze dell’Ordine. I Carabinieri della Stazione di Campi Bisenzio, nella serata di ieri, hanno eseguito nei confronti del 40enne un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti per i reati di resistenza a pubblico ufficiale relative a sentenze di condanna emesse dal Tribunale di Firenze divenute definitive ed eseguibili a seguito di rigetto di istanza di misure alternative alla detenzione da parte del Tribunale di Sorveglianza di Firenze. L’uomo, che più volte si era sottratto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, è stato sorpreso a passeggiare in Piazza Aldo Moro, nei pressi dei giardini comunali: dovrà scontare mesi 11 e giorni 28 di reclusione essendo divenute definitive le sentenze di condanna per due distinti episodi risalenti al 2007 e allo scorso dicembre, per i quali, peraltro, era stato già arrestato, perché sorpreso palesemente ubriaco ad infastidire e importunare i passanti, aveva opposto resistenza nel corso delle operazioni di fermo e identificazione.