Umberto Tombari è il nuovo Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. E’ stato eletto stasera, all’unanimità, dal Consiglio di Amministrazione presieduto dal Vice Presidente Pierluigi Rossi Ferrini e formato, oltre che dallo stesso Tombari, da Giancarlo Berni, Maria Vittoria Colonna di Paliano Rimbotti, Donatella Carmi Bartolozzi, Marco Carrai, Giovanni Fossi, Raffaello Napoleone, Giuseppe Rogantini Picco, Carlo Sisi, Jacopo Speranza, Duccio Maria Traina. Succede al professor Giampiero Maracchi, presidente dal 14 febbraio 2013 e che ha lasciato per fine mandato.
E’ nato a Firenze nel 1966. Avvocato in Cassazione e, dal 2001, professore ordinario di Diritto Commerciale all’Università di Firenze. Nel 1993/1994 ha seguito un corso di perfezionamento in diritto societario presso l’Università di Heidelberg ed è stato successivamente Visiting scholar presso la stessa Università di Heidelberg e la Yale Law School (Usa). E’ stato membro della commissione ministeriale per la riforma del diritto societario istituita nel 2001 presso il Ministero di giustizia ed ha collaborato col Ministero per lo sviluppo economico per la redazione delle norme in materia di ‘contratto di rete’. E’ consigliere della Fondazione Cesifin Alberto Predieri ed è autore di numerosi testi di diritto commerciale. Socio di Ente CRF dal 2007, è dal 2011 membro del Comitato di Indirizzo, incarico che ha lasciato in seguito alla sua nomina a Consigliere.
‘’Iniziamo un nuovo percorso – ha dichiarato il neo presidente – nel segno della profonda unità, lavorando a fianco del Vicepresidente Rossi Ferrini, di tutto il cda e degli organi amministrativi dell’Ente Cassa. Ne è il miglior segnale l’unanimità della mia elezione che mi sprona a lavorare con entusiasmo per il perseguimento degli obiettivi della nostra Fondazione. Sono onorato per questo incarico che intendo svolgere con il massimo impegno e in continuità con il percorso di rinnovamento avviato da chi mi ha preceduto. A questo proposito rivolgo un sincero ringraziamento al professor Giampiero Maracchi, dal quale prendo il testimone, e al professor Pierluigi Rossi Ferrini con cui ho potuto verificare una comunità di intenti’’.