Firenze – Lo slogan è: riaperture entro il 25 Aprile. Arretra ancora, il limite oltre il quale si scatenerà nuovamente la protesta dei ristoratori, rispetto alla data di ieri, lanciata da Confcommercio, che riguardava l’intero terziario, per il Primo Maggio.
Lunedì scorso, prima della manifestazione al Circo Massimo, Tni Italia ha presentato a tutti i capigruppo al Senato un documento con le richieste urgenti che arrivano dal mondo della ristorazione. Oltre alla riapertura dei locali a pranzo e a cena a partire dal 25 aprile, festivi e fine settimana compresi, Tni Italia chiede il blocco degli sfratti e sgravi fiscali ai proprietari che mantengono attivi i contratti o che rinegoziano con l’impresa presente, blocco delle licenze fino al 2023, credito d’imposta sugli affitti, cedibile e applicato per tutto l’anno 2021, voucher emergenziali e azzeramento delle commissioni Pos.
Una delegazione di Tni Italia sta incontrando in queste ore a Roma diversi esponenti politici, dalla senatrice Teresa Bellanova all’ex sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei Ministri nel governo Conte, Riccardo Fraccaro, ai deputati Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco. Alle 16 è previsto l’incontro con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, mentre, al termine del confronto avuto questa mattina, il deputato Stefano Fassina si è preso l’impegno di ottenere per Tni una convocazione da parte del ministro della Salute Roberto Speranza. Non partecipa agli incontri, per protesta, il presidente Pasquale Naccari, che ieri, mentre una delegazione di altre associazioni incontrava il sottosegretario Deborah Bergamini, era sull’A1 a Orte. “Non sono a Roma per farmi selfie – conclude Naccari – consci che il dialogo sia importante non ci piegheremo al silenzio delle istituzioni”.