Tifosi e mugugni: non tutti vedono la stessa partita

Firenze – Eppure qualcuno ha mugugnato anche ieri sera.  A parte i soliti mugugni quando entrano Badelj, Ilicic e anche Alonso, complessivamente il popolo viola ha salvato solo Tata, Basanta e Pizarro. Ha apprezzato Salah per l’abnegazione (almeno di lui non si dirà che è indolente), ha perdonato per l’ennesima volta Marione “perché da solo ha tenuto impegnata la difesa del Tottenham”, ma ha avuto da ridire anche con Montella, reo di non aver osato di più, di essersi fatto sorprendere dall’inizio degli inglesi e (come leggo da qualche parte) di aver sostituito Gomez con Ilicic invece che con Babacar. Naturalmente io ho visto un’altra partita e ho distribuito diversamente i voti. Come sempre. Ma voglio spiegarmi.

Intanto il Tottenham. È vero che è sesto nel campionato inglese, ma il campionato inglese non è quello turco, e neanche quello tedesco. Guardate le squadre che ha davanti e con le quali si gioca l’Europa. E poi fategli i conti in tasca. Paulinho fu scippato all’Inter la scorsa estate a suon di fantastilioni; Lamela fu comprato dalla Roma che coi proventi dell’operazione ci rifece mezza squadra; Dembelè è costato una cifra, così come quello Stambouli che è stato strappato alla stessa Fiorentina; giocatori come Townsend e Kane saranno i Bale (o giù di lì) del prossimo mercato britannico; Eriksen, uno dei migliori trequartisti del mondo, è quotato oltre i 30 milioni; con i due nazionali belgi Vertonghen e Chadli si comprerebbe mezza Fiorentina. E vi taccio degli inglesi (Walker & C), perché si sa che in UK il prodotto locale si supervaluta sempre. E sapete quanto fu chiesto al Milan per Lloris la scorsa estate? 20 milioni di sterline!

Siamo sicuri che tutto questo non conta, nella valutazione di una partita? Non credete che i tifosi si dovrebbero ricordare che la Viola ha una delle difese più forti d’Europa ai seguenti costi: Tata, Gonzalo, Alonso e Basanta a costo zero. Savic “costato” Nastasic con il ricavoi di 12 milioni! Per divertirvi, vado on line su Telemarkt e vi faccio il conto della difesa del Tottenham: senza quotare Walker e Davis che sono veterani del calcio inglese anche a livello di Nazionale, ma che ormai sono ultratrentenni, si sommano i 20 milioni di Lloris, i 20 di Vertonghen, i 10 di Fazio (già, vi ricordate che lo voleva Montella ma che non era alla nostra portata?). Se lo stesso conto lo facciamo per il centrocampo, dove la nostra massima spesa sono stati i 6,5 milioni di Borja Valero, l’attivo della Viola sale oltre i 100 milioni. Con l’attacco poi…

A me piacerebbe che ogni giudizio tenesse conto di questi particolari. Non perché mi piace giocare al David contro Golia, ma perché nel mondo del calcio ci sono i David intelligenti e i David stupidi. E a me piace essere tifoso di una squadra “piccola”, non gradita troppo dal Palazzo forse proprio perché ha il braccino corto sul mercato, che però tutti gli anni si mette dietro squadre che spendono e spandono. E se le mette dietro anche nel gioco e nello spettacolo, puntando su giocatori di assoluta professionalità e dedizione (la prova di Pizarro ieri va al di là di ogni realistica valutazione, e mette in difficoltà anche il biologo evoluzionista: un oltreuomo che ha gli stessi 36 anni di Pirlo e lotta 90 minuti come un ragazzino!).

Ma voglio entrare anche nel merito tecnico. Ilicic è invalutabile, sono d’accordo. Ma in pochi si sono accorti che è entrato nel finale quando Montella ha deciso di farsi bastare l’1-1, e ha raddoppiato i marcatori sulle fasce (Ilicic ha giocato praticamente ala destra, dove odia stare) per evitare l’unica cosa che poteva metterci in difficoltà: la scavallata degli esterni con cross al centro. Tanto a centrocampo il Tottenham à stato sempre in chiara inferiorità numerica. E allora bastava trasformare il 4-3-3 in un 4-4-1-1 (con gli stremati Mati e Salah risparmiati dal lavoro di rincorsa) per aspettare tranquilli il fischio finale. Lo stesso Badelj è stato messo lì a far legna. E forse il cambio Pasqual-Alonso poteva anche esser pensato prima, data la serataccia del nostro capitano, ma è stato comunque un cambio azzeccato.

E ora immaginatevi una Fiorentina con il Gomez di quel mondo possibile che vagheggiavamo quando lo abbiamo comprato! E dopo queste considerazioni date i voti. Forse l’unico appunto che condividerei da fare a Montella è perché insistere con quel Marione lì. Ma piano piano, senza traumi, Montella ci toglierà anche questo dubbio. Ne sono certo.

Foto: www.calciomercato.it

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