Ticket sanitario, esenzioni illimitate per gli over 65 con “minima”, ma spesso è il caos

Firenze – Un disguido, o forse un equivoco, o più semplicemente, un’assenza di informazioni. Eppure le norme sono chiare. Si sta parlando dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario e delle regole che lo assistono. Infatti, da qualche tempo molti cittadini, ultrassesantacinquenni e con la pensione “minima”, si rivolgono a Stamp per una curiosa situazione. Rivolgendosi agli ospedali per prenotare visite specialistiche (in casi di questo genere non si passa per il Cup ma si va direttamente agli sportelli del nosocomio), o per avere i medicinali prescritti in una ricetta, nonostante si trovino in fascia E03, e dunque secondo la legge siano “sollevati” dal rinnovamento dell’esenzione, molti si sentono richiedere il rinnovo della stessa per goderne. Poco male , si penserà, ma bisogna ricordare che per la maggior parte di loro spostamenti, file e attese sono molto difficili, in quanto l’età avanzata e magari qualche malanno, nel migliore dei casi, rendono tutte le operazioni molto complicate. Senza contare che il costo delle prestazioni sanitarie, per chi percepisce la “minima”, può essere in ogni caso proibitivo.

Ma vediamo cosa dice la legge. Sul sito dell’Asl, la norma appare molto chiara.  “Tutti i cittadini di età superiore ai 65 anni, in possesso di attestato di esenzione, con codici E01,E03, E04, rilasciato a seguito di autocertificazione, con scadenza successiva al 31 marzo 2014, non dovranno rinnovare l’esenzione, poiché a questo certificato è riconosciuta validità illimitata, purché non siano ntervenute modifiche della situazione reddituale. Se il requisito decade, l’esenzione non è più presente in banca dati”.

Gli assistititi sono comunque tenuti ad autocertificare le eventuali variazioni reddituali che comportino la decadenza del diritto all’esenzione (delibera regionale 066/2013). Infatti, come si legge sul sito della Regione Toscana, i certificati di esenzione E01 E02 E03 E04 hanno validità fino al 31/3 di ogni anno. Ma …. “fa eccezione il solo caso di esenzione illimitata per gli ultrasessantacinquenni ( E01,E03,E04), purché non siano intervenute modifiche della situazione reddituale”.

Insomma, sempre lì si torna. Chi ha oltre 65 anni, e si trova con pensione sociale, non deve più rinnovare l’esenzione, se non in presenza di cambiamenti reddituali. Allora? …

Allora, come spiegano dall’Asl, di solito il problema è superato dal fatto che, quando si tratta di una ricetta medica stesa dal medico curante, in automatico reca “il baffo” che barra la casella “esente”. E in quel caso il problema non si pone. Ma se la ricetta è emessa da un ospedale , questi si basa sulla data di scadenza che reca l’esenzione stessa. E se per caso, erroneamente, la data è stata messa sull’esenzione “illimitata”, l’ospedale richiede, per non far pagare il ticket, che la stessa venga rinnovata. Anche se, per legge, l’utente in E03, non dovrebbe pagare. Dall’Asl allargano le braccia: “Si tratta della solita difficoltà di comunicazione – dicono – casi di questo tipo accadono anche per altre fasce “ticket esenti”. Purtroppo gli enti non comunicano”.  A onor del vero, spesso del problema si viene a capo e l’esenzione viene fatta valere. Ma dopo telefonate, code e colloqui. Eppure, la norma è così chiara ….

 

 

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