Siena – Uno studio internazionale coordinato dall’Università di Siena, che ha coinvolto in Italia, tra gli altri centri, anche la Sapienza Università di Roma, dimostra che alcune varianti genetiche rendono il recettore del testosterone meno funzionante, predisponendo gli individui di sesso maschile a sviluppare una malattia da COVID-19 molto più grave.
https://www.sciencedirect.com/