L’unico salone del libro a livello nazionale che racconta il percorso dei libri, “dal concepimento in casa editrice agli occhi dei lettori”, come spiega Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine che organizza Testo, dal 28 febbraio al 2 marzo alla stazione Leopolda, a Firenze. Un osservatorio nazionale, diverso dai consueti saloni del libro, sull’editoria contemporanea e internazionale, quest’anno alla sua quarta edizione, ideato da Todo Modo, la libreria di Maddalena Fossombroni e Pietro Torrigiani, una delle poche indipendenti in Italia, e realizzato da Pitti in collaborazione con Stazione Leopolda . L’osservatorio è originalmente costruito per sette stazioni che, spiega ancora Poletto, “sono l’architettura attorno alla quale ruota l’intero programma, che coinvolge tutti i protagonisti della filiera del libro in una tre giorni di incontri, presentazioni, workshop, seminari, produzioni originali e collaborazioni”. Ognuna con il suo “capostazione”.
Quello di Testo è un modo di coinvolgere il pubblico diverso dalla sfilata dei banali banchi su cui nelle fiere tradizionali, si accatastano libri e libri senza un filo conduttore. Qui, già il modo di esporre rivela l’intenzione di non fermarsi all’offerta dei titoli ma di affezionare e coinvolgere i visitatori facendoli entrare all’interno del processo di “come si diventa libro”, che è il sottotitolo di Testo. Rivelando, a ognuna delle sette stazioni, “il grande e affascinante laboratorio dell’editoria e far conoscere, dal di dentro, i suoi meccanismi“ come spiega ancora Poletto.
Nelle due navate della Stazione Leopolda, allestite da Alessandro Moradei, ogni editore propone una selezione di titoli, scelti dal proprio catalogo, organizzati su grandi tavoli e librerie. Si racconta nelle sette stazioni, una per una, tutti il ciclo di vita del libro: Il manoscritto, Il risvolto, La traduzione, Il segno, Il racconto, La libreria, Il lettore. Frequentato, Testo, da 175 case editrici grandi, piccole, indipendenti, di cui 44 partecipano per la prima volta, da oltre 210 ospiti e più di 200 appuntamenti sia in Leopolda che in altre istituzioni culturali fiorentine.
Introduce il salone, il 27 febbraio, il giorno prima dell’apertura, il prologo di Alessandro Barbero al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che è il vicino di casa della Leopolda, segnando l’inizio della collaborazione tra Testo e la prestigiosa istituzione. Lo storico, noto per la sua capacità divulgativa, parlerà con Caterina Soffici del suo ultimo libro, “Romanzo russo” (Sellerio, 2024) sui meandri degli ultimi dieci anni dell’Unione Sovietica, tra intrighi e ambiguità storiche.
“STARE” è il manifesto di questa edizione di Testo che in tempi frenetici ma spesso vuoti fa riflettere. Significa: fermati per stare ad ascoltare, stare a leggere, stare a pensare. Fermarsi per acquistare una maggiore consapevolezza per partecipare al dibattito intorno a noi. Si può cominciare a “stare” già a Testo: stare a esplorare il deep listening teorizzato da Pauline Oliveros per connettersi con i propri sensi, prendersi tutto il tempo per entrare nel De Rerum Natura grazie alla traduzione di Milo De Angelis, sostare ad apprezzare i più bei versi dedicati a Dio raccolti in un’antologia a cura di Davide Brullo, Nicola Crocetti e Antonio Spadaro, seguire la meditazione guidata da Ubiliber, immergersi nell’omaggio dedicato a Tanizaki Jun’ichirō con Luisa Bienati e Chiara Valerio e, perché no, stare a pescare con Fabio Genovesi e Malachy Tallack, o stare in silenzio con Stefano Bartezzaghi e star come le foglie con Stefano Mancuso. Stare anche tra i tavoli e le librerie della Leopolda, dove ogni editore propone i titoli che ha scelto dai cataloghi e le novità, per scoprirli, riscoprirli, vederli in modo nuovo tramite il confronto con editor, redattori, uffici stampa e visite guidate a cura dei librai.
Vediamo le stazioni. Ne “Il manoscritto” un grande scrittore ripercorre i suoi esordi. Tocca a Diego De Silva, primo romanzo, “La donna di scorta” nel 1999 e ultimo, nel 2024, “I titoli di coda di una vita insieme” (Einaudi, 2024) che si toccano. Il perché lo racconterà l’autore, ripercorrendo i suoi 25 anni di carriera con Luca Briasco. Sempre in questo spazio, le scuole di scrittura rifletteranno sulla loro sempre più chiara funzione di contatto tra scrittori esordienti e editori disposti a pubblicarli. E poi, ancora spazio agli esordienti con il presidente del premio Calvino, Mario Marchetti, che ne ha lanciati molti, e numerosi panel su di loro,
“Il risvolto” considera l’editoria come un organismo in continua evoluzione e uno specchio dei tempi.Ne parleranno Burhan Sönmez, avvocato e scrittore turco-curdo a lungo perseguitato per le sue battaglie in favore dei diritti civili in Turchia che racconterà le difficoltà di scrittori e giornalisti in paesi senza libertà di stampa, e Andreas Rötzer, fondatore della casa editrice tedesca Matthes & Seitz Berlin, una delle realtà più innovative del panorama editoriale europeo. Risponderanno alla domanda: “È ancora possibile costruire un canone, un’idea, una concezione della letteratura in un periodo storico in cui l’intrattenimento dilaga in forme sconosciute alle epoche passate?”, Silvia Sesé della casa editrice spagnola Anagrama, Carlo Feltrinelli, presidente della omonima casa editrice e Giuseppe Russo, alla guida di Feltrinelli Gramma. Sempre in questa stazione, Sebastian Budgen parteciperà a un incontro sull’editoria radicale, essendo, la casa editrice che dirige, Verso Books, un punto di riferimento dell’orientamento progressista radicale.
Altra stazione, “La traduzione” dove si svolgerà un confronto con Daniel Russo su come una traduzione può liberare un testo sacro, vedi il Libro della Genesi liberata (Blackie Edizioni, 2024), nuova versione laica dall’ebraico del testo biblico ad opera di Erica Baricci. Poi, con Jolanda Guardi si parlerà di poesia e in particolare del poeta e militante palestinese Mahmud Darwish in occasione della recente traduzione dall’arabo di “Vorrei che questa poesia non finisse mai”, la raccolta di poesie uscita postuma nel 2009. Ilide Carmignani racconterà, invece, della prima traduzione italiana da lei realizzata del “Libro di Manuel” di Julio Cortázar.
Nella stazione “Il segno” dedicata alla grafica editoriale, troveremo Francesco Franchi, grafico e caporedattore di Repubblica, con cui verrà approfondito il rapporto tra design e prodotto editoriale, mentre Matteo Codignola, scrittore e traduttore, dialogherà con Ferdinando Scianna intorno al rapporto tra fotografia e scrittura. Ci sarà anche un confronto sui fumetti con il gruppo di Valvoline, il collettivo che ha rivoluzionato il fumetto italiano.
“Il racconto” diventerà un crocevia di storie e narratori provenienti da tutto il mondo e un modo per guardare da vicino le professioni editoriali. Mentre “Il lettore”, è la stazione più irriverente di Testo: allestita in un tipico tinello di casa italiana dove animeranno le discussioni, tra un biscotto e un rosolio, Beniamino Sidoti e Riccardo Ventrella. Previsto anche l’incontro dei non lettori, ovvero quanti vogliono imparare a fingere di aver letto un libro, che quest’anno sarà Il grande Gatsby.
Infine “La libreria”, dove ci sarà , moderato da Maddalena Fossombroni, il primo incontro italiano di promozione del Global Book Crawl, un’iniziativa internazionale che coinvolge il circuito delle librerie indipendenti, ispirato alla tradizione dei bookstore crawl di paesi come Stati Uniti e Canada. Mentre il focus sulla formazione professionale per i librai è dedicato alla saggistica e all’illustrazione.
Dopodiché, sparsi tra le varie sezioni, si potranno incontrare, alla Leopolda, vari personaggi che ruotano intorno ai libri. Tra gli altri, Luciana Castellina, Tracy Chevalier, Francesco Costa, Tim Ingold, uno dei più autorevoli antropologi contemporanei che dialogherà con un altro antropologo, Andrea Staid, introdotti da Livia Frescobaldi, presidente dell’Istituto de’ Bardi che inaugura la sua collaborazione con Testo, László Krasznahorkai, Stefano Nazzi, Paul Murray, Max Porter, Liliana Rampello, Emanuele Trevi e Chiara Valerio. Il re libro cui fare omaggio sarà Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald a 100 anni dalla pubblicazione. Omaggi anche a Jane Austen a 250 anni dalla sua nascita, Dolores Prato, Andrea Camilleri, Flannery O’Connor, Raffaele La Capria, Ursula K. Le Guin.
Tra gli ospiti, autori internazionali come lo scrittore francese Mokhtar Amoudi, per la prima volta in Italia, che racconterà la vita nelle banlieu, il britannico Max Porter che presenterà il suo nuovo libro ‘Shy’ (Sellerio) sulla vita di un giovane in fuga dal proprio passato. Dall’Irlanda arriva Paul Murray con “Il giorno dell’ape”, storia di famiglia e solitudine, mentre l’ungherese László Krasznahorkai ripercorrerà i i temi apocalittici delle sue prime opere. Ci saranno la giornalista corrispondente di guerra e dissidente russa, Katerina Gordeeva come il poeta e giornalista Mazen Maarouf, nato in Libano da una famiglia di profughi palestinesi, accolto nel 2011 a Reykjavík dall’organizzazione International cities of refuge network. Dalla Francia, anche Azélie Fayolle che presenterà il suo “Scrivere femminista”, in cui analizza il ruolo delle donne nel mondo letterario occidentale e Pierric Bailly con il suo nuovo romanzo “Il fulmine”, una storia noir di amore e amicizia.
Compare per la prima volta, il nuovo programma di Pitti Immagine, Testofficina, rivolto a chi vuole approfondire aspetti specifici dei mestieri editoriali e artistici con alcuni protagonisti dell’editoria italiana e internazionale. Dal progettista di caratteri tipografici Luciano Perondi a Maximage, lo studio svizzero specializzato in comunicazione visiva legata all’editoria, a Sebastian Bugden. della casa editrice inglese di saggi filosofici e di sociologia Verso Books, al comico, umorista e conduttore televisivo Saverio Raimondo, fino al fumettista Lorenzo Mattotti.
Non mancano radio e giornali. Radio Gridolini, dedicata al tema della fiera, STARE, e gestita da Todo Modo, per diffondere il racconto del sistema editoriale come la quotidiana affezione e la cura per i libri attraverso l’ascolto di coloro che li hanno scritti, tradotti, corretti, pubblicati, venduti, raccontati, letti. E il giornale Testone, scritto, impaginato e stampato da una squadra di giovani redattori come ma anche un workshop, curato dallo studio b-r-u-n-o di Venezia e Humboldt books.
Per concludere, un programma fittissimo di iniziative dentro ma anche fuori Leopolda che merita andare a scoprire per intero su www.testo.pittimmagine.com.