Ci sono stati momenti di tensione nello stabilimento della ex Isi di Scandicci, recentemente dichiarata fallita, quando è arrivato l'ex amministratore unico dell'azienda, Massimo Fojanesi. Questi si è recato nella fabbrica, che da mesi è occupata dai lavoratori, per consegnare al curatore fallimentare, Vincenzo Pilla, una serie di documenti societari. Prima di uscire dallo stabilimento gli operai lo hanno circondato e lo hanno insultato. «I lavoratori – ha spiegato l'ex amministratore dell'azienda – hanno giustamente espresso la loro rabbia. Mi hanno preso un po' a male parole, ma non mi sono mai sentito in pericolo o minacciato. So che sono stati chiamati anche i carabinieri, ma non certo da me». Secondo l’ex amministratore unico dell’Isi, «i lavoratori avevano bisogno di sfogarsi per un sogno infranto che era anche il mio e per il quale anche io pagherò le conseguenze. Ho fatto degli sbagli gestionali, ma non ho certo commesso reati e le cose sono andate così per la mancanza cronica di finanziamenti».
Tesione alla Isi di Scandicci per l’arrivo di Massimo Fojanesi
Ci sono stati momenti di tensione nello stabilimento della ex Isi di Scandicci, recentemente dichiarata fallita, quando è arrivato l'ex amministratore unico dell'azienda, Massimo Fojanesi. Questi si è recato nella fabbrica, che da mesi è occupata dai lavoratori, per consegnare al curatore fallimentare, Vincenzo Pilla, una serie di documenti societari. Prima di uscire dallo stabilimento gli operai lo hanno circondato e lo hanno insultato. «I lavoratori – ha spiegato l'ex amministratore dell'azienda – hanno giustamente espresso la loro rabbia. Mi hanno preso un po' a male parole, ma non mi sono mai sentito in pericolo o minacciato. So che sono stati chiamati anche i carabinieri, ma non certo da me». Secondo l’ex amministratore unico dell’Isi, «i lavoratori avevano bisogno di sfogarsi per un sogno infranto che era anche il mio e per il quale anche io pagherò le conseguenze. Ho fatto degli sbagli gestionali, ma non ho certo commesso reati e le cose sono andate così per la mancanza cronica di finanziamenti».