Firenze – Nessuna relazione: il terremoto avvertito nell’aretino non ha nessun tipo di collegamento con quelli che stanno squassando il Lazio, l’Umbria e le Marche. Così il sismologo Salvatore Mazza, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): i terremoti registrati in Toscana, avvertiti tra le 5,21 e le 5,27 nella zona di Arezz alla profondità circa 8 chilometri, sono provocati “da sistemi di faglie distanti e diversi, tra i quali non c’è nessuna connessione diretta”. Esemplifica Mazza, portando il caso di due barche a vela: “Si può pensare che l’una tiri l’altra, ma in realtà ognuna di esse è spinta dal vento”.
3 Novembre 2016
Terremoto nell’aretino, nessun nesso con Lazio, Umbria e Marche
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