Firenze – Arrivano, a questo punto non inaspettate, le dimissioni di Jacopo Cellai da coordinatore cittadino di Forza Italia. Lo sciame sismico provocato dalla forzatura romana sul nominativo di Marco Stella a capolista degli azzurri nelle ormai prossime regionali, non accenna a placarsi: dopo le dimissioni di Stefano Mugnai, coordinatore regionale del partito, di Mario Tenerani, vicecordinatore cittadino, di Claudio de Santi responabile dei dipartimenti e di Claudio Scuriatti, responsabile dell’organizzazione, arrivano dunque quelle, da coordinatore cittadino, di Jacopo Cellai, il probabile, anzi certo capolista prima delle giravolte di Marco Stella.
“Firenze ha creduto fortemente nella stagione congressuale voluta da Roma, colta come occasione per dare voce agli iscritti, i primi ad avere diritto a partecipare alle scelte di Forza Italia. Mettendo in campo un tesseramento serio che ha coinvolto centinaia di persone è stata proposta la mia candidatura, l’unica, accompagnata da una approfondita mozione congressuale, allo scopo di rilanciare il Partito all’interno e all’esterno in previsione della grande partita delle elezioni regionali – ricorda Cellai – nel coordinamento eletto e nominato hanno trovato spazio tutti coloro che si erano seriamente impegnati, indipendentemente dal fatto di avere appoggiato il sottoscritto al congresso o alle precedenti elezioni comunali. Nell’ultima riunione di coordinamento abbiamo discusso e votato una proposta di lista per le elezioni regionali che aveva riscontrato una larghissima maggioranza a favore con due soli voti contrari, a dimostrazione della libertà di confronto dentro il coordinamento”.
La proposta approvata ne congresso forzista, indicava Cellai come capolista. “L’Articolo 44 dello statuto di Forza Italia a proposito delle candidature per le liste regionali affida la proposta al coordinatore regionale sentititi i coordinamenti locali – continua Cellai – esattamente quanto fatto dall’On. Mugnai”.
Continua Cellai: “Le sue dimissioni sono un gesto pesante tutt’altro che scontato che dimostrano la serietà della sua persona e segnano la determinazione e la convinzione di tutto un gruppo che ha creduto alle regole che il Partito stesso aveva indicato a livello nazionale. La serietà deve essere sempre e comunque reciproca”.
La questione tuttavia, segnala Cellai, “non si limita a una diversità di vedute in ordine alla composizione della lista. Il punto è che la legittima concorrenza fra due o più candidati è accettabile purché ciascuno di loro rimarchi sempre e comunque la propria appartenenza al partito, senza adombrare possibilità di accasarsi altrove, né con partiti avversari, né con partiti alleati. A Firenze, invece, il capolista designato è stato sul calciomercato della politica fino a 48 ore fa. Non si può chiedere impegno, lealtà, sacrificio e parlare di democrazia interna quando si calpestano tutti questi valori”. Infine e nonostante tutto, l’incitamento dell’ormai ex coordinatore cittadino di FI è uno: serrare i ranghi e lavorare per la vittoria del centrodestra in Toscana con presidente Susanna Ceccardi.
Il passo indietro di Stefano Mugani, che ha dato il via alla “rivolta bianca” dell’intero quadro direttivo toscano, la dice lunga sui rapporti tesi all’interno del partito, in seguito al “ripensamento” dell’attuale capolista Marco Stella, infilato da pressioni estranee (qualcuno parla dello stesso Berlusconi) che in una lista già costruita, dando la forte impressione di prescindere dal territorio.
L’onorevole Mugnai ha comunicato la sua decisione ieri, nella tarda serata, con una nota articolata in cui dà conto della presentazione in tutte e tredici le circoscrizioni provinciali per le elezioni regionali delle liste di Forza Italia, oltre ai Comuni di Arezzo, Cascina e Viareggio per le elezioni comunali. “Colgo anche l’occasione scrive Mugnai – per comunicare che poco fa ho trasmesso al Presidente Berlusconi le mie dimissioni da Coordinatore Regionale per la scelta fatta dal livello nazionale in ordine ad una “capolistura”; il mio è un gesto dovuto verso i nostri militanti e dirigenti che si sono trovati di fronte ad una decisione poco comprensibile e che avevano necessità di ricevere un segnale politico forte: era mio dovere darglielo. Ho comunque portato a termine il mio compito nonostante avessi rappresentato ai vertici nazionali del partito perplessità e preoccupazioni che sono condivise da molti. Il fatto che la decisione assunta sia poi stata di segno opposto rispetto a quanto avessi rappresentato, mi costringe a prendere atto di non godere più della fiducia dei miei referenti nazionali e assumere le conseguenti decisioni”.
Di stamane la nota di Claudio de Santi, che entra più nel vivo della questione. “Solidarietà a Stefano Mugnai, lascio i miei incarichi in Forza Italia – scrive il coordinatore dei Dipartimenti di Forza Italia Firenze – grande città e membro della giunta esecutiva del coordinamento cittadino del partito – per la scelta fatta dal livello nazionale in ordine ad una capolistura, che poi sarebbe quella di Marco Stella nella circoscrizione di Firenze, avvenuta a sorpresa dopo che a lungo era stata data per scontata la posizione al numero uno della lista dei candidati azzurri fiorentini alle prossime elezioni regionali da parte di Jacopo Cellai, coordinatore cittadino e capogruppo in Palazzo Vecchio, a cui va tutto il mio sostegno e la mia stima”.
“Sento l’obbligo morale di esprimere la massima solidarietà all’onorevole Stefano Mugnai che ha rassegnato nelle mani del Presidente Silvio Berlusconi le dimissioni dall’incarico di Coordinatore regionale di Forza Italia. L’onorevole Mugnai, con questo gesto, ha confermato non solo la valenza del proprio spessore politico, ma anche di essere una persona per bene. I motivi che lo hanno spinto ad abbandonare l’incarico sono i medesimi che mi inducono a rassegnare le dimissioni dal ruolo di Vice Coordinatore di Firenze di Forza Italia”. Così il vicecoordinatore cittadino Tenerani.
“Quanto è accaduto negli ultimi giorni, per ciò che mi riguarda, non è tollerabile, ancorché incomprensibile. Il Coordinatore regionale di Forza Italia, insieme al Coordinamento comunale di Firenze avevano indicato una linea precisa: la capolistura nel Collegio 1 di Firenze sarebbe stata appannaggio di Jacopo Cellai, capogruppo in Palazzo Vecchio e coordinatore dal 23 novembre scorso di Forza Italia a Firenze”.