Tep: sindacati, Pd e Pizzarotti tra ironia e polemiche

A Parma è ancora scontro sulla privatizzazione parziale del trasporto locale dopo i fatti di Genova.

Si arricchisce di nuovi spunti polemici la vicenda relativa alla Tep, azienda di trasporti locali di Parma. Dopo gli strali di Beppe Grillo contro la privatizzazione parziale del servizio a Genova – scongiurata e mai messa a bando – qualcuno aveva fatto notare che nella Parma governata dai grillini si era tentata (senza riuscirvi, per ora) la stessa identica manovra.

Il sindaco Federico Pizzarotti è quindi intervenuto su Facebook per sottolineare che “non abbiamo mai pensato di privatizzare il trasporto pubblico, anzi: ci siamo sempre ripromessi di salvaguardare gli interessi dei lavoratori e il servizio al cittadino. Ma scaduta la gara d’affidamento a Tep servono soluzioni: il Patto di Stabilità, una roba insensata, ci vieta di investire per un controllo del trasporto totalmente in house. Così nel bando di gara ci siamo detti: facciamo entrare un privato per un tempo limitato di anni e con una parte di quota minoritaria, i profitti si riutilizzano solo esclusivamente per il servizio di trasporto, e allo scadere del contratto il privato non c’è più”.

Il privato in questione non è mai arrivato, ma la presa di posizione del primo cittadino di Parma ha trovato un riscontro positivo da parte dei sindacati di categoria. Con una punta di ironia, le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal, unitamente alla Rsu di Tep Spa, affermano di apprendere “con favore la posizione di contrarietà del sindaco di Parma ad ipotesi di privatizzazione delle aziende di trasporto pubblico e della Tep in particolare. Anche lavoratori e sindacati di categoria crediamo infatti che le aziende debbano restare pubbliche e che la proprietà pubblica delle aziende rappresenti non solo una tutela per i lavoratori ma anche una garanzia per i cittadini.

Per fortuna – continuano i sindacati – la gara a “doppio oggetto”, voluta da Comune e Provincia, è andata deserta; diversamente la Tep si sarebbe privatizzata, il 49% delle azioni (ovvero di fatto il controllo) sarebbe andato in mano a soggetti terzi, e non per poco tempo, come affermato dal Sindaco, ma per ben dieci anni”. Da qui la proposta di prorogare per altri due anni l’affidamento a Tep dei trasporti locali (alle condizioni attuali).

Infine i sindacati fanno notare “a qualche malinformato che se ne va sulla televisione nazionale a dire che la Tep è un “carrozzone”, che quel “carrozzone” è uno dei pochi in Emilia-Romagna, se non in Italia, ad avere ancora un bilancio in pareggio”.

Chi non capisse il riferimento troverà una spiegazione nell’attacco lanciato all’amministrazione dal capogruppo del Pd Nicola Dall’Olio, secondo il quale “Pizzarotti dovrebbe preoccuparsi di smentire il suo collega di partito On. Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, che ieri (domenica, ndr) sulla Tv nazionale, al programma dell’Annunziata, dopo aver concionato sulla coerenza politica del M5S rispetto agli altri partiti ha dichiarato che la Tep “non è una società di trasporto essenziale, ma uno dei tanti carrozzoni organizzati negli anni che si sta cercando di razionalizzare”. Una dichiarazione lesiva della dignità dell’azienda e di chi ci lavora che dimostra la totale ignoranza della realtà aziendale, una delle poche società di trasporto pubblico in Italia con bilanci in attivo, liquidità e capacità di investimento.

Su questo – conclude Dall’Olio – però Pizzarotti tace. Nemmeno un tweet, un post. Un vecchio politico vestito di nuovo che non difende nemmeno il proprio Comune contro affermazioni infondate e infamanti di esponenti nazionali del proprio partito. Se questi sono la novità, la città e il Paese ne possono fare davvero a meno”.

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