Parigi – Gli italiani sono attirati da pensieri suicidi meno dei francesi, tedeschi e spagnoli. Lo indica uno studio della Fondazione Jean Jaures in occasione della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio. Secondo questa prima inchiesta europea su questo tema, con 200.000 tentativi di suicidio all’anno i francesi sono quelli più a rischio di togliersi la vita, seguiti da tedeschi, spagnoli e italiani.
Dall’inchiesta emerge inoltre che sui duemila francesi interrogati , il 20% hanno ammesso di aver pensato seriamente a togliersi la vita, contro il 12% degli italiani, il 15% degli spagnoli e il 16% dei tedeschi. Il 5% dei francesi ha anche precisato che il tentativo di suicidio si era concluso con un ricovero in ospedale, un tasso assai superiore a quello degli altri tre paesi. In Francia i sucidi sono tra i 10.000-11.000 all’anno, in Italia attorno ai 4.000.
Italia e Spagna sarebbero maggiormente protetti dalle tendenze suicide da un sistema familiare di mutuo soccorso più diffuso che negli altri due paesi. Secondo i risultati dello studio, le donne sarebbero in Francia più vulnerabili, con il 23% che ha ammesso di aver pensato seriamente al suicidio contro il 17% degli uomini.
Più vulnerabili sono poi i giovani (24% i meno 35 anni contro il 19% dei più vecchi), quelli con meno diplomi, chi risente maggiormente della crisi economica e soprattutto i disoccupati (30%). Nel documento si mette in guardia anche contro gli psicotropici che vanno prescritti con prudenza perché potrebbero aggravare le tendenze suicide.