Firenze – La carenza di personale negli ospedali della Toscana sembra a un punto di svolta. Secondo quanto dichiara l’assessore regionale Stefania Saccardi, e anche grazie allo sblocco dei limiti di assunzione, i tempi per reclutare nuovi medici saranno più rapidi. Certo è – ha detto – che “tutti i turn over saranno sostituiti”, mentre è già stata colta l’opportunità, sempre consentita a livello nazionale, di aprire i bandi agli specializzandi dell’ultimo anno. L’indicazione ad Estar, infatti, è stata trasmessa e “chi parteciperà andrà a comporre una graduatoria separata che ci consentirà di ridurre i tempi di assunzione”.
Le criticità del personale impiegato negli ospedali della regione, sollevato dalla capogruppo della Lega Elisa Montemagni con un’interrogazione, permette a Saccardi di ricordare che alcuni concorsi sono già stati banditi; è il caso di quello dedicato agli operatori socio sanitari (Oss), “c’è una graduatoria disponibile”, mentre è in corso quello per infermieri. “Ci stiamo muovendo perché non ci sia carenza di personale e per utilizzare, con la massima elasticità possibile, tutto lo spazio che la cornice normativa ci consente”, dichiara ancora Saccardi che, nonostante lo sblocco dei limiti di assunzione, accolto “con favore” anche se riguarda cifre “totalmente insufficienti rispetto al fabbisogno”, vorrebbe una maggiore autonomia per le Regioni, almeno per quelle che “non sono in un piano di rientro, sarebbe auspicabile lasciare a livello locale la determinazione del trasferimento delle risorse, se in personale o in tecnologia”, spiega.
Allo stato attuale, oltre ad aver garantito la copertura del turnover, la Toscana ha anche dato disposizioni perché tutti i primariati, quindi le strutture complesse, “vengano sostituiti rapidamente”. E sul fronte pronto soccorso, “proprio in questi giorni si sta cercando di implementare il personale con l’utilizzo di laureati che non hanno avuto accesso alle specializzazioni”. È inoltre stato è stato siglato un accordo con le organizzazioni sindacali perché venga riconosciuto un “contributo economico” a “tutto il personale, sia medico che del comparto”, che lavora in questo specifico reparto. Si tratta, spiega Saccardi, di una sorta di “riconoscimento verso chi opera in situazioni spesso di particolare tensione con turni di reperibilità gravosi”.
Le misure messe in campo in Toscana non soddisfano la capogruppo della Lega in Consiglio che si dichiara “non soddisfatta”. “Ci sono – spiega – situazioni preoccupanti a Massa dove recentemente si è minacciato anche lo sciopero, ma anche a Piombino con ginecologi dirottati da Lucca e dalla Versilia”. Le criticità sollevate e che riguardano nosocomi sovraccaricati soprattutto nel corso della stagione estiva, per Montemagni non sembrano sanate, “nonostante lo sblocco dei limiti di assunzione”. “I nostri organici sono molto bassi rispetto agli accessi e le lamentele sono quotidiane. Ringrazio l’assessore per la sincerità perché riconosce che la situazione non è ottimale” conclude la consigliera.