Pietrasanta – Domenica 28 agosto si terrà a Pietrasanta la presentazione di Tempesta in giugno di Irène Némirovsky. La scrittrice e giornalista Elena Torre ne parla con Teresa Lussone, curatrice e traduttrice di questo volume, versione inedita della prima parte di Suite francese. Esattamente a ottant’anni dalla morte di Irène Némirovsky ad Auschwitz, Adelphi pubblica così l’ultimo grande inedito della scrittrice.
La vicenda che ha portato alla pubblicazione di questo romanzo è avvincente quanto il romanzo stesso. Rimasto per oltre sessant’anni in una valigia, Suite francese, trascritto da Denise Epstein, figlia di Irène Némirovsky, è stato pubblicato per la prima volta nel 2004 (nel 2005 in Italia). È diventato subito un successo internazionale e nel 2014 Saul Dibb ne ha tratto un film.
Questa pubblicazione ha avviato la riscoperta della scrittrice e ha portato alla traduzione di tutte le sue opere (Adelphi ha pubblicato tutti i suoi romanzi), ma anche all’avvio di importanti studi filologici sui suoi manoscritti.
Una ricercatrice italiana, Teresa Lussone, dell’ Universiotà di Bari è riuscita a dimostrare che anche l’ultima versione del romanzo, scartata al momento della prima pubblicazione dello stesso, meritava di essere letta. Nicolas Dauplé, nipote di Némirovsky e figlio di Denise Epstein, ha voluto proseguire l’opera di riscoperta intrapresa da sua madre e ha fatto sì che questo testo fosse pubblicato a cura di Teresa Lussone e di Olivier Philipponnat, biografo di Némirovsky e curatore dei suoi diritti morali.
“La pubblicazione di Tempesta in giugno -ha osservato Teresa Lussone, in un’intervista che uscirà sul prossimo numero di Testimonianze – deve intendersi come la prosecuzione del lavoro di riscoperta della scrittrice avviato da Denise Epstein, ma anche come un importante riconoscimento verso Némirovsky, quasi come la consacrazione a grande scrittrice: di quanti e quali scrittori accettiamo di leggere due versioni di una stessa opera? Pensiamo a Tasso, a Manzoni…”
Tempesta in giugno è il racconto dell’esodo da Parigi nel 1940: i tedeschi sono alle porte della città e i francesi scappano, lasciandosi travolgere dagli eventi e dando – salvo pochissime eccezioni – il peggio di sé. A rendere oggi questo racconto straordinariamente attuale e toccante è il fatto che Némirovsky, nata a Kiev nel 1903, quando osserva i francesi in fuga rievoca per la prima volta quella che era stata la propria fuga dalla Russia rivoluzionaria. Il nuovo trauma risveglia i vecchi ricordi e porta alla scrittura di quello che è ormai considerato un capolavoro del Novecento.
Il romanzo sarà presentato a Pietrasanta domenica 28 agosto. Elena Torre dialogherà con Teresa Lussone, traduttrice e curatrice del romanzo (CRO, via Garibaldi 65, alle ore 18.30).
Irène Némirovsky, Tempesta in giugno, a cura di Teresa Lussone e Olivier Philipponnat, traduzione di Laura Frausin Guarino e Teresa Lussone, Adelphi, Milano 2022.
In foto, la traduttrice e curatrice del romanzo Teresa Lussone.