Telefono Amico, picco pandemico, servono volontari

Firenze – Sono oltre 34mila le persone che, nell’ultimo anno, hanno chiesto aiuto per la prima volta a Telefono Amico Italia: nel solo 2020 l’organizzazione di volontariato, che da più di 50 anni si prende cura di coloro che hanno bisogno di essere ascoltati e sostenuti, ha ricevuto più di 84mila telefonate, arrivate nel 72% dei casi proprio da parte di nuovi utenti, persone che in passato non avevano mai sentito la necessità di chiedere aiuto.

La pandemia ha determinato un vero e proprio picco delle richieste di sostegno, che nel periodo marzo 2020-marzo 2021 sono cresciute del 70% rispetto a un anno medio, e la situazione, purtroppo, non sta migliorando.

“L’estate – spiega Monica Petra, presidente di Telefono Amico Italia – è sempre un momento difficile per chi vive una fragilità emotiva e per chi sta male. Le attività tipiche di questo periodo, come viaggi e vacanze, che solitamente si trascorrono con famiglia e amici, rendono ancora più intollerabile il dolore di chi si sente solo o non può vivere queste esperienze a causa di problemi personali, economici o relazionali. È un periodo in cui si rallentano i ritmi e si prende una pausa dalla propria routine, ma che può far emergere quelle fragilità che durante l’anno restano latenti. E quest’anno l’estate arriva dopo un intero anno passato in emergenza Covid-19″.

Una richiesta d’aiuto maggiorata cui corrisponde la necessità di incrementare il numero dei volontari. Così, per fronteggiare l’importante aumento delle richieste di aiuto, l’organizzazione ha lanciato una campagna per la ricerca di nuovi volontari. Per accedere ai corsi di formazione di Telefono Amico Italia e diventare volontari basta inviare una e-mail all’indirizzo volontari@telefonoamico.it. Le richieste verranno trasferite al centro locale territorialmente più vicino alla città dell’aspirante volontario, dove sarà possibile partecipare alla formazione e iniziare la propria attività di volontariato.

Attualmente Telefono Amico Italia può contare sul sostegno di circa 500 volontari, che mettono a disposizione gratuitamente il proprio tempo per ascoltare, in forma totalmente anonima, chi ha bisogno di parlare per sentirsi meglio, servono però altre forze per i 20 centri locali in Campania (Napoli), Emilia- Romagna (Modena e Parma), Friuli-Venezia Giulia (Udine), Lazio (Roma), Lombardia (Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Mantova e Milano), Sardegna (Sassari), Sicilia (Palermo), Toscana (Prato), Trentino-Alto Adige (Bolzano e Trento) e Veneto (Bassano del Grappa, Padova, Treviso, Venezia Mestre e Vicenza).

I volontari di Telefono Amico Italia rispondono a coloro che hanno bisogno di aiuto offrendo supporto attraverso l’ascolto empatico, il dialogo e la valorizzazione delle risorse interiori. L’obiettivo è restituire benessere emozionale alle persone in difficoltà, senza mai esprimere giudizi e garantendo il totale
anonimato.

“L’attività dei nostri volontari – sottolinea la presidente di Telefono Amico Italia – è molto delicata, per questo è previsto un corso teorico-pratico obbligatorio di circa 6 mesi, al quale si viene ammessi dopo un’attenta selezione e valutazione. Il corso è finalizzato a fornire a coloro che vogliono intraprendere questo percorso gli strumenti principali per instaurare e gestire una relazione di aiuto, sia nella dimensione dell’emergenza che in quella dell’abitualità”. L’ultima edizione del corso si è svolta a partire dallo scorso autunno: sono 65 i nuovi volontari che stanno concludendo il loro percorso e presto inizieranno a tutti gli effetti la loro attività di ascolto

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