Firenze – Venti spettacoli, 4 prime nazionali: il Teatro di Rifredi continua a essere, anche all’interno del Teatro della Toscana, quello che è stato fino a oggi: un vivace centro di cultura contemporanea e un accogliente spazio per artisti e spettatori, con un costante impegno nello sviluppo della creatività contemporanea a stretto contatto con la scena e nella conservazione del repertorio e dei progetti connessi.
Un teatro che nasce sulle tavole del palcoscenico perché frutto della creatività di artisti contemporanei che utilizzano tutte le potenzialità della scrittura scenica, condividendo con gli spettatori i rischi della scoperta e dell’innovazione.
La stagione 2022-2023 si inaugura il 12 ottobre con L’amico ritrovato di Fred Uhlman, adattato da Josep Maria Miró, tradotto e diretto da Angelo Savelli, con Federico Calistri, Mauro D’Amico, Roberto Gioffré.
E’ significativo che la stagione si apra con la splendida riscrittura fatta da Josep Maria Miró (l’autore catalano ben conosciuto al Teatro di Rifredi) del toccante romanzo di Fred Uhlman L’amico ritrovato. “Ecco – ha rilevato Giancarlo Mordini, coordinatore dell’attività artistica del Teatro di Rifredi – “noi vorremmo che dopo due difficili anni di pandemia, ritrovassimo il Teatro per quello che è per noi: un amico”.
Proseguendo nel Cartellone troviamo Emma Dante nuovamente al Teatro di Rifredi, in prima regionale, con Pupo di zucchero, da Giambattista Basile. Lino Musella presenta il suo Tavola Tavola, Chiodo Chiodo… da Eduardo De Filippo.
Scrive in scena e per la scena Angelo Savelli, specializzato in trasposizioni per il teatro di opere letterarie, sia per un largo pubblico, come nel caso di Giancarlo Pastore e di Eric-Emmanuel Schmitt, (con protagonista Lucia Poli), e, che per quello scolastico, come per I promessi sposi.
La contemporaneità è fatta di nuove drammaturgie, ome Vuccirìa Teatro con Immacolata Concezione; La tragica storia del Dottor Faust da Marlowe, regia di Giovanni Ortoleva,(in prima regionale); Cirano deve morire da Rostand, regia di Leonardo Manzan, (in prima regionale); La beffa del grasso legniaiuolo da testi quattrocenteschi, regia di Andrea Bruno Savelli, e Draculazionismo di Alessandro Riccio in prima nazionale.
Inoltre è una conferma dell’identità artistica del Teatro di Rifredi l’attenzione alla contaminazione tra teatro e musica rappresentata da Rimbamband con Manicomic, regia di Gioele Dix e da Primital Brothers con The Primitals, regia di Yllana.
Mentre l’ attenzione alle famiglie è confermata dalle Domeniche delle famiglie. Due le prime nazionali, entrambe di Andrea Bruno Savelli: E la favola insegna che… Al Lupo, Al Lupo!, E la favola insegna che… La volpe e l’uva.
E la prossima estate torna Walking Thérapie di Nicolas Buysse, Fabrice Murgia, Fabio Zenoni, con Gregory Eve e Luca Avagliano.
Last but not least la ormai “storicizzata” e ampia proposta di spettacoli per le scuole con ben 6 produzioni specificatamente pensate per integrarsi organicamente con i programmi didattici.
Foto: Amico ritrovato ph. Pietro Grossi