Rosignano – Domani, sabato 30 aprile, alle ore 21, al Teatro Solvay di Rosignano, nell’ambito della programmazione di Armunia, arriva in esclusiva regionale “Amore”, un testo di Spiro Scimone per la regia di Francesco Sframeli, entrambi anche interpreti insieme a Gianluca Cesale e Giulia Weber, scene di Lino Fiorito.
Al centro dello spettacolo ci sono due coppie: il vecchietto e la vecchietta da una parte, il comandante e il pompiere dall’altro. Quattro figure che non hanno nome. Si muovono in un tempo sospeso tra le tombe di un cimitero. I loro gesti, come i loro dialoghi, comici e surreali, intercettano il limite che si interpone tra la verità e la tragedia del quotidiano.
Spiro Scimone con “Amore” prosegue il suo percorso drammaturgico ai bordi dell’umanità, partito venti anni fa con “Nunzio” e “Bar” e via via proseguito con “La festa”, “Il cortile”, “La busta”, “Pali, “Giù”. In una progressiva, implacabile discesa agli inferi, un vortice aggredito da cattiverie e infelicità e al tempo stesso attraversato da una disarmante ingenuità.
Una scrittura segnata da un’ironia tagliente, da una smisurata passione per il silenzio, dallo spaesamento dei personaggi e da un’attesa che diventa essenzialmente dimensione esistenziale. Ora nell’oscurità campeggiano due sepolcri marmorei, due tombe con tanto di croci ma pronte a trasformarsi in giacigli a due piazze.
“In ‘Amore’ – spiega Spiro Scimone – la vecchiaia è una condizione rovesciata della vita, dove tutto si fa ricordo, dove la partita si gioca tra le occasioni mancate e l’estrema possibilità di soddisfare il proprio desiderio”. Così alla fine le due coppie, vista l’impossibilità di vivere la vita nella sua pienezza, sommersa com’è dai luoghi comuni, dalle banalità e dalle illusioni che non si riesce mai a soddisfare, si ricompongono nel loro abbraccio d’amore solo dentro queste oasi di requie, un riposo eterno, il posto giusto, chissà, dove addormentarsi in attesa della rinascita.
Info 0586 754202 e www.armunia.eu