Strasburgo – Undici deputati del Pd delle circoscrizioni Nord Ovest e Nord Est hanno presentato oggi al Parlamento europeo una interrogazione urgente alla Commissione Ue per verificare la legittimità della commissione istituita dal governo italiano per valutare l’opportunità del completamento del progetto Tav Torino Lione in base al rapporto costi-benefici. Viene anche chiesto dagli interroganti che la Commissione, in quanto principale finanziatore con il 40% delle risorse, non debba chiedere l’inserimento di un proprio esperto all’interno di quello strumento tecnico.
Nel presentare l’interrogazione la parlamentare del Pd Mercedes Bresso ha ricordato che il progetto Tav fa parte del più grande progetto europeo TEN-T che partendo dal Portogallo prevede il passaggio in Italia dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia con destinazione l’Europa dell’Est fino all’Ucraina. In questo contesto, “l’analisi in base ai costi benefici non è utilizzabile per i progetti di lunga durata al di là dei 25-30 anni”. Nel valutare questo tipo di intervento infrastrutturale occorre tenere conto dell’impatto economico, sociale e ambientale e “non ci si può limitare a una stima puramente monetaria”.
“Il governo italiano deve tener presente che la Tav è oggetto di un trattato già ratificato e in fase di realizzazione – ha concluso Bresso – e ricordare che esiste la Corte dei Conti europea che veglia sugli sprechi di risorse”.