Tav, il Comitato: “rimpallo di responsabilità”

Tav, comincia il rimpallo di responsabilità? E' proprio questo che denunciano in una nota durissima i membri del Comitato No Tunnel Tav, riferendosi in particolare ad alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Firenze, che ha rivendicato, per quanto riguarda il comune, di "aver fatto tutto quanto doveva".
"Siamo comprensivi e riconosciamo che i nervi sono a fior di pelle, ma sotto gli occhi del sindaco e della sua amministrazione abbiamo avuto, tra l'altro, traffico di rifiuti e gravi rischi per l'incolumità dei ragazzi di una scuola" fanno notare gli appartenenti al comitato.  Non solo: ricordano anche al sindaco tutte le rilevazioni portate avanti in questi anni da associazioni come Idra, ma anche da consiglieri e dallo stesso comitato.
A titolo d'esempio, la nota riporta un particolare tornato proprio di recente agli onori della cronaca, l'impiego di una fresa per l'escavazione anzichè di due. "I tecnici che collaborano col Comitato – si legge nella nota diffusa – fecero rilevare che non si sarebbe trattato solo di un risparmio per le imprese esecutrici in contrasto con i contratti firmati, ma che l'uso accoppiato di due di queste macchine avrebbe ridotto le subsidenze in superficie, cioè i cedimenti del terreno sul quale è costruita la città; insomma ridurre le due frese ad una sola avrebbe aumentato i rischi per tutto il patrimonio abitativo e monumentale interessato dai lavori.
Queste osservazioni furono portate a conoscenza anche dell'Osservatorio Ambientale – allora esistente – il cui presidente era l'ingegner Giacomo Parenti, strettissimo collaboratore di Renzi e dirigente del Comune".

Ma il Comitato No Tunnel Tav non è il solo a prendere le mosse dall'inchiesta coordinata dalla Procura fiorentina per aprire il fuoco sul fronte Tav. Il consigliere regionale di Sel Mauro Romanelli ritiene infatti che sia necessario un consiglio regionale straordinario sul tema.
“Le criticità del progetto del sottoattraversamento TAV a Firenze e le novità giudiziarie di questi giorni – dice il consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà – mi portano a richiedere la convocazione di un Consiglio Regionale straordinario che affronti la vicenda”.

Non si può aspettare che sia la magistratura a salvarci da possibili disastri, come il rischio incendio o crolli in galleria, l’Italia sta cambiando e vuole una politica che persegua fino in fondo l’interesse pubblico – spiega Romanelli – ora è il momento che in Regione Toscana si decida di tornare indietro da questa folle opera, fermando i lavori e chiamando a rispondere Ferrovie dello Stato del suo operato”.

Ed entrando nel merito della scelta di far passare la Tav a Firenze in sotterranea " così come realizzare una nuova stazione, non ha alcuna spiegazione plausibile, non risponde a un reale interesse pubblico (i treni veloci già passano in superficie e i treni regionali sono diminuiti ed esistono comunque soluzioni alternative al sottoattraversamento economiche e non impattanti), ma sembra altresì dettata da interessi particolari”.
Quanto alle irregolarità che stanno emergendo dalle indagini, Romanelli osserva che "erano già state denunciate da esperti, associazioni e comitati di cittadini: il rischio di un lievitare dei costi incontrollato e il rischio di corruzione erano prevedibili, così è successo finora intorno a molte delle grandi opere in Italia”. Ripresa anche l'ormai famosa vicenda delle terre di scavo, che secondo l'esponente di Sel “ha visto finora solo forzature, come la recente modifica della normativa nazionale, che ha permesso di non considerarle rifiuti pericolosi, pur sapendo che nello scavo dei tunnel saranno utilizzati additivi chimici e meccanici”.
In conclusione, Romanelli cita  "la mancanza di Via sulla stazione dei Macelli, il non rinnovo dell’Osservatorio ambientale, i rischi per le falde acquifere, per la stabilità di centinaia di edifici (come già successo con la scuola Rosai) e le difformità sulla normativa antisismica con indagini superficiali, come denunciato da una struttura regionale, ovvero il Genio Civile, ed oggetto di due mie specifiche interrogazioni cui sono state date risposte inaccettabilmente vaghe”.

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