TAV di Firenze: Idra incontra a Roma Raffaele Cantone

Un incontro che segue le numerose ipotesi alternative presenti sul tavolo in attesa che a settembre un piano unico faccia chiarezza sul futuro del passante fiorentino. L’Autorità ha aperto un’istruttoria sul Nodo Alta Velocità di Firenze nel 2014 a seguito degli esposti trasmessi da Idra.
Martedì 2 agosto l’associazione fiorentina che monitora i cantieri dalla loro entrata in Toscana viene audita da Raffele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione. Con gli ingegneri Ivan Cicconi ed Angelo Tartaglia anche il giudice Ferdinando Imposimato.

Già a luglio 2015 le prime risultanze della verifica con Deliberazione 61 del 2015, “Dopo essersi costituita parte civile nel procedimento penale apertosi a maggio 2015 a Firenze sulla gestione degli appalti per l’Alta Velocità nella città cara all’Unesco, dove gravi imputazioni sono contestate sulla scorta dell’inchiesta sui lavori di sottoattraversamento avviata dalla Direzione Distrettuale Antimafia” ricorda Girolamo Dell’Olio che di Idra è fondatore e portavoce.

ANAC ha trasmesso a marzo anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione giurisdizionale per la Toscana la segnalazione delle criticità rilevate. “Delle persistenti falle riscontrate nella vicenda del passante ferroviario TAV a Firenze, del resto, il presidente Cantone non ha fatto mistero né in occasione dell’audizione in Commissione Ambiente del Consiglio Regionale della Toscana, lo scorso 25 febbraio (un “problema tutto italiano, tipico del nostro Paese e del nostro sistema di appalti pubblici. Un caso emblematico che non ci fa onore”), né in occasione della relazione alla Camera dei Deputati il 14 luglio scorso (dove sono state denunciate le “diffuse anomalie” rilevate, e “le disfunzioni nel sistema di affidamento al contraente generale”)” ricorda sempre Dell’Olio.

Ad accompagnare Girolamo Dell’Olio un’équipe multidisciplinare: Ivan Cicconi, Angelo Tartaglia ed il giudice Ferdinando Imposimato questo per “coprire lo spettro di competenze necessario a illuminare ogni lato della vicenda: contrattuale, trasportistico, giudiziario – spiega Dell’Olio – che vede da anni contrapposti nel Paese (a Firenze come in Val di Susa, in Liguria come nell’Alessandrino) i decisori politici alle popolazioni e alle espressioni indipendenti della società civile”.

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