Riceviamo e pubblichiamo:
“C’eravamo illusi che prevalesse il buon senso ma l’esito della riunione tra Ferrovie, Governo, Regione e Comune suona come un’amara presa in giro, dato che cancella finalmente la Stazione Foster ma conferma il tunnel in sotterranea sotto Firenze” dichiarano Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra.
“Prima di tutto qualcuno dovrebbe rendere conto dell’ingente quantità di soldi pubblici sprecati per la Foster, una voragine lunga oltre 400 metri, larga 50 e profonda 10, dove si è continuato a lavorare alacremente e incomprensibilmente anche nelle ultime settimane, oltre che dei danni che lo scavo ha già causato alla falda acquifera. Ci troveremo anche a studiare come riconvertire l’inquietante cratere ormai creato, con lo spettro di nuove speculazioni a colpi di palazzoni e centri commerciali”.
“Lo stesso Amministratore delegato di FS aveva chiarito come grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi sistemi di segnalamento ferroviario sia ormai facile e possibile raddoppiare il numero dei treni in transito in superficie nel nodo fiorentino, veloci o regionali. Il che avrebbe razionalmente portato all’abbandono di ogni soluzione sotterranea. Invece l’esito della riunione romana ci riporta indietro e conferma il tunnel di 7,5 chilometri, da cui dovrebbero passare i soli Freccia Rossa Roma-Milano senza fermate intermedie”. “Che senso ha?”. “E’ ormai evidente che il PD, in primis il Presidente Rossi autoproclamatosi rivoluzionario socialista, tutela solo gli interessi dei grandi costruttori”.
“La Regione chiede trenta giorni per valutare la proposta”.“Chiediamo ufficialmente di poter visionare il progetto, ma soprattutto chiediamo di essere seri e di aprire un vero e approfondito confronto che valuti le soluzioni alternative presentate in questi anni da esperti, tecnici e docenti universitari: il tunnel, come denunciamo da sempre, pone questioni irrisolvibili, come il corretto smaltimento delle terre di scavo e i grandi rischi per la falda acquifera e per le centinaia di edifici interessati dal percorso. Al contrario le soluzioni di superficie sono praticabili, infinitamente più economiche e immediatamente realizzabili”.