Tar della Toscana, nel 2011 calano i ricorsi pendenti: a fine 2011 sono stati 9.366, mentre nel 2010 erano 10.813 e 15.759 nel 2009. Fra il 2010 e il 2011 dunque il calo è stato di – 13,4%.
Il dato è emerso oggi nel corso della relazione alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2012 tenuta dal presidente del Tribunale amministrativo Paolo Buonvino. Nello specifico, i ricorsi pervenuti nel 2011 sono stati 2.366 contro i 2.334 del 2010, mentre i ricorsi definiti sono stati 3.820, a fronte dei 7.281 del 2010.
Per quanto riguarda l’oggetto, buona parte dei ricorsi pendenti, nonostante il calo, riguardano edilizia e urbanistica, con 4.902 ricorsi contro i 6.011 del 2010, mentre si segnalano in crescita i ricorsi in materia di immigrazione: 786 pendenti e 500 pervenuti, contro i 787 pendenti e 414 pervenuti nel 2010.Si segnalano anche, fra i ricorsi pendenti, quelli che riguardano il pubblico impiego (541), gli appalti pubblici (388) il demanio (344) ambiente (320).
Intanto, una parte della cura di dimagrimento del contenzioso, per il presidente del Tar Bonvino, sono le liberalizzazioni, che nel campo del commercio ridurranno il contenzioso al Tribunale amministrativo regionale. Spiega il presidente: ''Hanno inciso, e ancor più incideranno dopo i recenti provvedimenti legislativi, le norme di liberalizzazione e semplificazione del mercato per ciò che attiene ad autorizzazioni, licenze e altri atti consimili, sostituiti da semplici denunce di inizio attività''. Per quanto riguarda la definizione dei ricorsi pendenti, scesi a meno di diecimila a fine 2011, Buonvino ha messo in guardia sul rischio di un'inversione di tendenza negativa. ''Il ridotto numero di magistrati – ha detto – e la carente attuale dotazione di personale, cui si affiancano, da un lato, un elevato numero di nuovi ricorsi caratterizzati da corsia preferenziale e, dall'altro, l'esaurimento del meccanismo di abbattimento dell'arretrato che è stato sin qui possibile utilizzare con riguardo ai ricorsi più remoti, determineranno una situazione in cui potrebbe tornare a manifestarsi la formazione di un significativo arretrato''.