Seduta reggiana in Prefettura per la Commissione parlamentare antimafia guidata da Rosy Bindi che, in un clima disteso e poco attinente la gravità delle notizie per cui si è reso necessario il summit, ha poi tenuto una conferenza stampa riassuntiva la situazione.
Innanzitutto l’annuncio di come l’operazione Aemilia non sia ancora finita; sarebbe infatti pronta una seconda tranche. Poi la pericolosità delle organizzazioni malavitose infiltrate nel nostro territorio; che finora non avrebbero fatto troppo uso delle armi “perché non avrebbero ancora avuto bisogno” (affermazioni poco rassicuranti, ndr).
Sul fronte legislativo si sta lavorando ad una nuova metodologia: affiancare le aziende a rischio mafia prima di togliere loro gli appalti, in modo da portare avanti le opere e preservare i lavoratori. Alla domanda sul ruolo delle cooperative, la Bindi ha sottolineato che “al momento non sono emersi illeciti”. Ma i parlamentari 5 stelle hanno fatto notare che le transazioni finanziarie delle coop non vengono monitorate dalla Banca d’Italia.