Tanti campioni e migliaia di tifosi insieme per salutare Astori

Firenze – In migliaia in fila, a partire dai cancelli di Coverciano snodandosi nella rete di strade che costeggiano  i campi da gioco del Centro Tecnico, In miglia, probabilmente tra i 12 e 15mila, silenziosi, chi con un mazzo di fiori in mano, chi con messaggi scritti in stampatello con pennarello color viola, chi con la maglia viola indosso. In  migliaia in fila per ore dalle 15, aspettando l’apertura della camera ardente alle 16,30, e ancora in miglia in fila in serata arrivando a piedi o con i bus navetta che facevano la spola dal Museo del Calcio.

Tutti per salutare Davide Astori, nella camera ardente allestita nella palestra del Centro Tecnico. Tutti a sostare brevemente davanti alla bara, su cui erano adagiate maglie viola e azzurre, e a cui lati sedevano i familiari, la dirigenza della Fiorentina da una parte e i giocatori dall’altra. Sullo sfondo gli stendardi della Fiorentina, della Figc, delle Glorie Viola, del Museo della Fiorentina e uno schermo gigante su cui scorrevano tante immagini del giocatore.

E tanta era la commozione davanti al feretro, tante le lacrime che si facevano strada ancor prima di accarezzare con lo sguardo quella bara. E che in molti tentavano di ricacciare indietro applaudendo Andrea Della Valle quando con Cognigni, Mencucci e Salica sono andati ad abbracciare la squadra viola arrivata in pullman. Oppure applaudendo la Fiorentina al termine della lunga visita.

Prima di loro Corvino, Pioli e altri compagni di squadra si erano intrattenuti davanti al feretro ancora aperto. Poi a salutare Astori tanti ex giocatori, tanti ex viola, tifosi vip e arbitri – da Stovini a Alberto Di Chiara  a Furio Valcareggi, da Collina e Rocchi all’assessore Vannucci, da Narciso Parigi a Mario Mazzoni al sindaco Nardella. E tanti giocatori arrivati da tutta Italia come Ljajic insieme a Belotti, Sirigu, De Silvestri e Comi del Torino. Come De Rossi e Montolivo, Abate e Antonelli e Pasqual e poi Jovetic, Diamanti, Viviano, Quagliarella, Baroni, Balzaretti, Matri, Toni, Sanchez, Frey, vicino, Borja Valero.

fila

 

 

Aspettando l’arrivo annunciato di Prandelli e mentre faceva il suo arrivo Diego Della Valle, con i vertici della Figc – da Michele Uva a Fabbricini, a Billy Costacurta a Maurizio Francini – facevano la spola tra la camera ardente e le diverse strutture del Centro Tecnico già in molti pensavano alla cerimonia funebre di domani nella Basilica di Santa Croce, o meglio in piazza Santa Croce perché  a seguito del considerevole numero di persone che renderanno omaggio alle esequie di Davide Astori, per ragioni di sicurezza, non sarà consentito l’accesso al pubblico all’interno della Basilica. Per tutti coloro – fa sapere la Fiorentina – che vorranno salutare per l’ultima volta il Capitano viola,  domani mattina il feretro, prima di raggiungere la Basilica, transiterà da viale Fanti, e farà una sosta davanti al suo Stadio, prima di proseguire verso Santa Croce.

E già in molti pensavano alla partita di domenica contro il Benevento quando in un Franchi che si prevede gremito e probabilmente con una coreografia,  in un clima probabilmente surreale, si giocherà al calcio con la morte di Astori nel cuore. L’inchino di Wembley con il minuto di raccoglimento per Tottenham – Juventus negli ottavi di Champions Legaue ne rende già un’idea.

Il Commissario Straordinario della FIGC Roberto Fabbricini ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare in occasione di tutte le gare di calcio in programma nel prossimo week end nei campionati di Serie A, Serie B e Serie C in memoria del capitano della Fiorentina Davide Astori.

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