Tacabando! Il Senato rimanda i finanziamenti alle periferie ed il progetto ex Reggiane rischia…

Slitta (coi voti Pd) il milionario bando sulle periferie previsto dal Decreto Milleproroghe. A Reggio insorge la giunta Vecchi: a rischio il progetto di recupero delle ex Reggiane…ma il Governo “accampa” problemi di incostituzionalità

In ballo ci sarebbe, solo a Reggio, tutto il progetto di rifacimento della zona ex Reggiane con annessa e connessa la riqualificazione del quartiere di Santa Croce. Roba da 18 milioni di investimenti già fissati per non parlare di quelli già investiti dai privati. Insomma un progetto, anzi “il” progetto dei progetti dell’era Vecchi che rischia di andare in fumo. Per questo lo stesso primo cittadino di Reggio, Luca Vecchi appunto ed un gruppo di assessori, tra cui Daniele Marchi e Valeria Montanari, hanno aperto il libro delle lamentazioni social. Al grido di “così si colpisce un’intera città”.

Parliamo dello stop ai fondi delle periferie contenuto nel Milleproroghe: nel provvedimento approvato a maggioranza a Palazzo Madama (270 sì su 270 presenti, compresi i senatori del Pd) e in attesa del voto alla Camera, è previsto il congelamento fino al 2020 della seconda tranche di investimenti voluti dai governi Renzi e Gentiloni.

I 96 sindaci interessati annunciano battaglia, e quello di Modena, Muzzarelli, parla di “cantonata anche del Pd” e chiede un cambiamento radicale del partito. Godono invece altre amministrazioni: quelle virtuose potranno spendere l’avanzo di amministrazione, ora svincolato per investimenti.

Il Governo chiarisce, tramite la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Laura Castelli, che l’intervento di congelamento si è reso necessario per rispettare una sentenza della Corte costituzionale. I senatori, anche del Pd, dunque avrebbero fatto solo quanto necessario e la rivolta dei sindaci sarebbe strumentale. “E’ il colmo che oggi il Pd ci attacchi visto che ha votato a favore dell’emendamento – ha dichiarato Caselli – ma, soprattutto, dopo che ha promesso dei fondi con una norma sulla quale è intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale: le sentenze della Corte costituzionale non valgono più per il Partito Democratico?”.

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