Sviluppo: non solo Solvay, Rosignano rilancia il polo produttivo

Rosignano  Marittimo –  Intervista. A seguito dell’accordo di programma per la ripresa economica della Toscana costiera e della recente presentazione di progetti finanziati dalla  Regione che  riguardano il territorio di Rosignano Marittimo  abbiamo  intervistato il Sindaco Alessandro Franchi sulla situazione  economico-produttiva dell’area e sulla prospettive future partendo  proprio da questo significativo risultato.

 Rosignano sta avviando insieme alla Regione alcuni progetti di sviluppo. Quali in particolare?

In questi ultimi anni ci siamo particolarmente impegnati per favorire l’occupazione e lo sviluppo e portare innovazione sul territorio con una serie di strumenti mirati e investimenti molto consistenti. Fin dai primi mesi del 2015 ci siamo attivati per rientrare nell’Accordo di Programma per il rilancio competitivo dell’area costiera livornese, poi siglato da Regione e Governo con la nostra amministrazione, oltre a quelle di Livorno Collesalvetti, per evitare che i segnali di crisi che si stavano presentando anche sul nostro territorio potessero causare situazioni economiche di maggiore gravità. Mi riferisco alla scadenza della Convenzione CIP6 che garantiva alla Società Solvay l’acquisto dell’energia ad un prezzo più vantaggioso, che rischiava di mettere fuori mercato l’intero stabilimento di Rosignano e, di conseguenza, di mettere a rischio i circa 1500 posti di lavoro del parco industriale. Così, fin dalle prime battute dell’Accordo di Programma abbiamo cercato di conseguire gli obiettivi che erano stati fissati favorendo, dopo circa un anno, la sottoscrizione di un Accordo tra la Società Solvay e il Mise che garantisse forme di abbattimento dei costi energetici a fronte di importanti investimenti produttivi e di miglioramento ambientale per complessivi 140 milioni di euro. Su questa linea, anche il gruppo SIAD sta avviando in questi mesi un importante investimento all’interno del parco industriale di Rosignano per la realizzazione di un impianto per il recupero di anidride carbonica, che consentirà un risparmio in termini di emissioni di 43.020 tonnellate annue, a cui si aggiungono altri due progetti per un valore complessivo di 46,5 milioni di euro.

 

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E per quanto riguarda i tre progetti di insediamento produttivo ?  

Nell’ambito dell’Accordo di Programma per il rilancio dell’area livornese la Regione ha promosso il Bando Protocolli d’Insediamento per circa 10 milioni di investimenti, e tre imprese del territorio (Marina Cala de Medici, Sime e Hunkeler.it) sono state ammesse ai finanziamenti che consentiranno loro di realizzare tre progetti produttivi  – l’importo totale è 3.884.421,36 euro – con la creazione di 12 nuovi posti di lavoro.

Inoltre nell’ambito dello stesso Accordo il Mise ha messo a disposizione ulteriori 10mln, che sono stati mesi a bando tramite l’Agenzia Invitalia, e 4 progetti di investimento sul territorio di Rosignano sono stati ammessi alla fase di valutazione.

Per favorire lo sviluppo sostenibile siamo impegnati a innovare il Polo Impiantistico di Scapigliato, un centro regionale importante e di prim’ordine a livello nazionale, con il progetto la “Fabbrica del Futuro“, ripensando completamente il ciclo del trattamento dei rifiuti in un’ottica di economia circolare. Per questo abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Istituto di Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il CNR di Pisa, Anci Toscana, Cispel, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e  Rea Impianti – gestore del polo –  per creare a Scapigliato un centro di eccellenza sull’economia circolare, che promuova la trasformazione dei rifiuti in materia prima secondaria.

Per quanto riguarda invece la riqualificazione urbana, abbiamo ottenuto un finanziamento di 4 milioni dalla Regione per un Progetto di Innovazione Urbana, “PIU WAYS: Innovazioni x una Rosignano + inclusiva“, in fase di avvio, con i primi interventi previsti per il prossimo autunno. Prevediamo di riqualificare una larga porzione del centro di Rosignano Solvay con interventi che cambieranno il volto dell’abitato – la viabilità, nuovi edifici di uso pubblico per servizi, sport e ricreazione – e l’approccio dei cittadini alla fruizione degli spazi pubblici, con ricadute socio-economiche per tutta l’area.

Quale ruolo può giocare il turismo nella ripresa economica e occupazionale?

Il turismo sul nostro territorio gioca un ruolo fondamentale, con un’offerta diversificata tra mare e collina che stiamo arricchendo con un nuovo progetto di ufficio turistico e con iniziative culturali, sportive e enogastronomiche e, per questo, abbiamo fortemente voluto che il settore del turismo fosse individuato dalla Regione e dal Mise tra i settori driver dello sviluppo dell’economia della costa. I risultati per il nostro Comune sono buoni e ci spingono ad andare avanti con decisione su questa strada: nel 2016 le presenze turistiche a Rosignano sono cresciute del 5,4%, che significa 33.247 presenze in più rispetto all’anno precedente, rispetto a un dato provinciale di – 0,6% in relazione allo stesso periodo. Questo trend è positivo dal 2007, con un aumento complessivo in dieci anni del 25%. Per questo stiamo lavorando in collaborazione con le imprese del settore, per proporre un’offerta turistica sempre più qualificata e di qualità, che non si esaurisca con la stagione balneare ma che preveda itinerari culturali ed enogastronomici, manifestazioni e valorizzazione delle risorse naturali e del turismo sostenibile.

 Si possono attivare sinergie  tra comparti produttivi e turismo?

Per un Comune come il nostro, è un percorso difficile ma obbligato. Abbiamo il mare e venti chilometri di costa grazie ai quali, nel tempo, si è sviluppata un’economia balneare e turistica che rappresenta una realtà occupazionale e imprenditoriale irrinunciabile e da sviluppare ancora. Abbiamo un territorio interno, più legato a una economia agricola e delle campagne, nel quale vi sono aziende più tradizionali e altre che hanno spinto sull’innovazione, sugli agriturismo di qualità e sulle produzioni tipiche e che sono esempio di grande vitalità e dinamismo. E poi abbiamo un settore manifatturiero, rappresentato ormai da oltre cento anni dall’insediamento industriale a cui negli ultimi decenni si è affiancato un settore di piccole e medie imprese di grande eccellenza, specie nel campo della progettazione, ingegnerizzazione, costruzione e manutenzione di impianti industriali, pian piano affrancatesi dalla multinazionale Solvay e che oggi competono con risultati di tutto rispetto su mercati nazionali e internazionali. Questo è il profilo attuale dell’economia di Rosignano: qualcuno, forse con ragione, vi potrà ravvisare alcune contraddizioni, specie nel rapporto tra turismo e industria, ma credo che il lavoro che le istituzioni devono fare sia quello di favorire la crescita e l’occupazione, in un quadro di sostenibilità ambientale e sociale e di compatibilità tra i diversi settori dell’economia.

 

Foto: veduta di Rosignano (Appartamenti in vendita a Rosignano Solvay)

 

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