La banda ultralarga arriverà anche in montagna. La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha sbloccato oltre 10,6 milioni di euro di fondi europei per completare entro il prossimo quadriennio la copertura con la rete Internet ultraveloce del territorio rurale e in particolare di quello appenninico.
Il programma di infrastrutturazione digitale interessa 96 Comuni (per collegare 33 municipi e 83 aree produttive) di cui 21 nella provincia di Bologna, 20 nella provincia di Parma, 10 in quella di Piacenza, 13 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Rimini, 11 in quella di Modena, 11 in quella di Forlì-Cesena, 2 in quella di Ravenna e 3 in quella di Ferrara.
I 10,6 milioni rappresentano la prima tranche di una dotazione finanziaria complessiva di circa 49,6 milioni che la nuova programmazione 2014-2020 del Programma regionale di sviluppo rurale. L’intervento si inquadra nell’attuazione del piano dell’Agenda digitale regionale, che attraverso l’investimento di 255 milioni di euro tra risorse statali, regionali e comunitarie porterà entro il 2020 la banda ultra larga a 30 Megabit per secondo e a 100 Megabit per secondo rispettivamente nel 100% e nell’85% del territorio dell’Emilia-Romagna.
L’intervento sarà realizzato da Lepida SpA, società in house della Regione per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione e dei servizi informatici di ultima generazione, nelle cosiddette “aree bianche”, cioè quelle dove gli operatori privati non investono per scarsa redditività. In particolare, Lepida interverrà per estendere la rete delle dorsali. I lavori partiranno all’inizio di dicembre. La seconda tranche di 39 milioni di euro sarà invece utilizzata per la realizzazione, a partire dal 2017, degli interventi necessari per l’accesso alla banda ultralarga di case, imprese e servizi pubblici. L’intero programma sarà completato entro il 2020.