Castelfiorentino – Atto vandalico a Castelfiorentino nell’empolese, dove una lapide dedicata ad una vittima del nazifascismo è stata oltraggiata con una svastica dipinta con la vernice spray.
La lapide, un monumento dove ogni 25 aprile vengono portate corone di alloro, ricorda Aladino Bartoloni, che aveva 20 anni quando fu torturato e impiccato dai nazisti a Granaiolo, nella campagna di Castelfiorentino. Il suo corpo fu lasciato appeso come minaccia per la popolazione. Oggi, sottolinea l’assessore alla presidenza, questo giovane bracciante è stato oltraggiato un’altra volta.
“Certi episodi non possono essere più tollerati. Ma condannare non basta più. Serve un impegno delle forze democratiche per mettere fine ad atti che offendono la Costituzione e la Repubblica. Serve un impegno ad educare alla memoria, che deve iniziare dalla scuola e le nuove generazioni”, ha commentato la vice presidente della Regione Toscana Monica Barni.
“La UIL Toscana non può tollerare atti intimidatori di questa gravità. Macchiare il nome di chi ha perduto la vita per mano nazifascista è un gesto che si pone di per sé al di fuori della vita democratica di questo Paese”. Queste la reazione del Segretario Generale della UIL Toscana Annalisa Nocentini sull’episodio di Castelfiorentino, dove ignoti hanno disegnato una svastica sulla lapide di Aladino Bartaloni, bracciate impiccato dai tedeschi nel 1944.
“Un attacco alla nostra memoria collettiva che deve essere respinto con forza al mittente da tutti senza tentennamenti: forze sindacali, politiche e istituzioni – aggiunge Nocentini – Dobbiamo essere uniti e compatti di fronte a questi gesti che nulla hanno a che vedere con la nostra storia e con la nostra memoria condivisa”.