Firenze – E’ stata presentata stamattina a Palazzo Vecchio la dodicesima edizione di “ Suoni Riflessi” la manifestazione ideata e curata dal flautista e direttore d’orchestra Mario Ancillotti, che si svolge a Firenze nella sala Vanni di Firenze dal 19 ottobre al 16 novembre per cinque domeniche mattina consecutive, alle 11. Un viaggio non lineare attraverso momenti e punti di vista della storia musicale, stimolanti sia per gli appassionati che per i neofiti. «Firenze ha bisogno della nostra manifestazione – ha detto Mario Ancillotti -. E, come sempre deve accadere, nel continuare si deve anche modificare e arricchire. Così Suoni Riflessi resterà ancora una rassegna ricercata di cinque manifestazioni, ma a fianco e per incentivare la fidelizzazione al sodalizio degli Amici si è creata una seconda piccola rassegna, molto vicina nello spirito e nella ricerca di comunicare la musica in maniera nuova e stimolante dal titolo ‘Svelare la Musica’. Sono già state realizzate tre serate riservate ai soci che ci hanno condotto nei segreti dell’interpretazione musicale. Ma altre ce ne saranno, già programmate in marzo e aprile 2015, e due sono state inserite in Suoni Riflessi 2014: sabato 25 ottobre, alle 18,30, avremo la possibilità di una preziosa anteprima del concerto del 26 sulla “leggerezza in musica” e il 1 novembre, alla stessa ora, ci sarà la possibilità di allargare le nostre conoscenze sul bel testo di Cocteau ‘La Voix Humaine’ su cui Poulenc scrisse uno dei suoi più significativi capolavori» a partire dal modo in cui Roberto Rossellini l’ha interpretato nell’episodio “Una voce umana” del film ‘Amore’ con Anna Magnani, che sarà proiettato e illustrato dallo storico del cinema Alfredo Baldi, ex direttore della Cineteca del Centro sperimentale di cinematografia di Roma”.
Ecco il programma della rassegna: primo appuntamento il 19 ottobre con “Verso la Grande Guerra – dalla spensierata Belle Époque all’amaro risveglio nella tragedia”: un excursus su quel periodo in musiche di J. Strauss, Tosti, Ravel, Casella, Hindemith e parole di Apollinaire, D’Annunzio e Gadda. Voce recitante Giancarlo Cauteruccio, uomo di teatro senza confini che ha spesso dialogato con la musica. Con lui il tenore Eduardo Hurtado, i pianisti Matteo Fossi, Marco Gaggini e Federica Ferrati, e gli archi di Nuovo Contrappunto.Il 26 ottobre sarà la volta di un concerto dedicato alle “forme musicali leggere” e in particolare alle “serenate”. Una mattina, dice Ancillotti, «tutta musicale, assieme a Beethoven, Brahms, e Maderna (prevalentemente percepiti come personaggi drammatici e cupi), che ci faranno comprendere come con la musica sia possibile dire le cose più “leggere” e amichevoli, senza per questo banalizzare la comunicazione». Di Ludwig van Beethoven si potrà ascoltare la ‘Serenata in re maggiore op. 25 per flauto, violino e viola’, di Bruno Maderna la ‘Serenata per un satellite’ e di Johannes Brahms la ‘Serenata n. 1 in re maggiore op. 11 per nove strumenti’. Questo concerto è una realizzazione del Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, dei suoi maestri e allievi «che insieme fanno musica nel vero spirito dell’insegnamento: lavorare a fianco».
La tragedia lirica di Francis Poulenc ‘La Voix Humaine’ (1959) dall’omonimo testo teatrale di Jean Cocteau (1930), un capolavoro musicale ispirato a un capolavoro drammaturgico, è il programma del 2 novembre, eseguito dal soprano Silvia Tocchini con il pianista Matteo Fossi. «Un’unica protagonista in scena – spiega Silvia Tocchini – che dialoga con un fantomatico interlocutore maschile di cui non si saprà niente, nemmeno il nome, in una specie di seduta psicoanalitica dove la donna, abbandonata, “rigurgita” una vita intera spesa a fianco di un uomo di cui, solo in quest’ultima disperata telefonata, svela la menzogna». Poulenc voleva che nella sua tragédie lyrique l’interprete fosse una donna giovane ed elegante e che l’opera intera fosse “bagnata” dalla più grande sensualità orchestrale, inoltre alla cantante veniva lasciata piena libertà interpretativa.
Il 9 novembre si terrà l’originale concerto “Dediche particolari e sorprendenti”, presentato dal musicologo Alberto Batisti, con Mario Ancillotti nella doppia veste di solista e direttore di Nuovo Contrappunto, che ci condurrà attraverso una curiosa selezione di brani di ieri e di oggi con dediche intriganti o degne di nota. A cominciare dalla composizione ‘Ricercare quarto per flauto e quartetto d’archi’ di Fabrizio De Rossi Re, che è in prima esecuzione e viene dedicata al fondatore di Emergency Gino Strada e alle sue memorie così come narrate nel libro ‘Pappagalli verdi, cronache di un chirurgo di guerra’ (dove i “pappagalli verdi” sono le mine anti-uomo). E poi ‘Arioso in memory of Wolfgang Schulz per flauto e archi’ di Akira Nishimura, uno dei più celebri compositori giapponesi, che scrisse e dedicò questo commovente brano all’amico Schulz, magnifico flautista solista dei Wiener Philharmoniker, deceduto la primavera scorsa. Lo eseguirà Mario Ancillotti, proprio lui che dovette sostituire Schulz quale flautista solista al prestigioso Kusatsu Festival di cui Nishimura è direttore musicale. Di Johann Sebastian Bach sarà eseguito dal pianista Antonino Siringo il ‘Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo BWV 992’, mentre di Richard Wagner l’‘Idillio di Sigfrido’ (per 13 strumenti), dedicato alla moglie Cosima.
L’ultimo appuntamento, anche quest’anno, è dedicato a Pinocchio: lo spettacolo “Pinocchio nel Paese dei Balocchi”, di domenica 16 novembre, vedrà in primo piano l’attore e regista Giovanni Carli, che negli ultimi anni si è specializzato in teatro-scuola, e il mimo Jo Bulitt, della grande tradizione francese, mentre Nuovo Contrappunto eseguirà, in anteprima assoluta, le composizioni di Salvatore Frega e Federico Torri, perfezionatisi al corso di composizione di Andrea Portera alla Scuola di Musica di Fiesole. Carli e Bulitt, chiosa Ancillotti, «daranno vivacità narrativa e visiva» a ciò che le musiche dei bravissimi e giovani compositori, interpretate da Nuovo Contrappunto, comunicheranno attraverso i suoni.