A Suoni Riflessi musiche con dediche imprescindibili, fra cui una di De Rossi Re a Gino Strada

Nel concerto del 9 novembre, introdotto da Alberto Batisti, una serie di composizioni in cui le dediche, “particolari e sorprendenti”, sono parte integrante della creazione. Dal Capriccio sopra la lontananza del fratello di Bach e l’Idillio di Sigfrido di Wagner per la moglie, ai recenti Arioso in memory of Schulz di Nishimura e Ricercare quarto di De Rossi Re, una prima esecuzione nazionale.

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La musica è quasi sempre dedicata a qualcuno: dall’oggetto dell’ispirazione fino al committente. Ma in certi casi la dedica è così legata al contenuto dell’opera da essere parte integrante e imprescindibile dell’opera stessa.

È ciò che accade nei brani con “Dediche particolari e sorprendenti” del concerto di domenica 9 novembre a Firenze per Suoni Riflessi (ore 11 di mattina, Sala Vanni): un percorso musicale che sarà introdotto dal musicologo Alberto Batisti, direttore di Rete Toscana Classica, e che vedrà come interpreti l’ensemble Nuovo Contrappunto e Mario Ancillotti nella doppia veste di flautista e direttore, nonché il pianista Antonino Siringo nell’esecuzione di Bach.

Non esisterebbe infatti il ‘Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo Bwv 992’ di Johann Sebastian Bach, prima brano in programma, se non fosse legato strettamente alla vita del giovane Bach, al suo affetto per il fratello Jakob e al rammarico per la sua partenza, invano contrastata, al seguito di re Carlo XII di Svezia, come oboista nella sua orchestra. I tempi del Capriccio descrivono amabilmente i tentativi di Johann Sebastian e degli amici di fargli cambiare idea: l’adagio è una lusinga per trattenerlo, il successivo andante una rappresentazione dei pericoli nei Paesi stranieri, l’adagiosissimo è un lamento generale degli amici, e così via, in un giovanile capolavoro che si può quasi definire “musica a programma”.

Anche la composizione ‘Ricercare quarto per flauto e quartetto d’archi – Pappagalli verdi, cronache di un chirurgo di guerra’ di Fabrizio De Rossi Re, alla prima esecuzione assoluta, non è pensabile senza il dedicatario Gino Strada, che è non solo fonte d’ispirazione ma vera e propria materia del tessuto musicale. Come dice infatti l’autore De Rossi Re, «la dedica a Gino Strada nasce dal voler immaginare un ideale percorso sonoro all’interno dei suoi viaggi nei tanti territori martoriati: dall’Iraq al Ruanda, dal Pakistan all’Afghanistan, dalla Cambogia all’Angola, in un percorso eroico, di profonda e laica dedizione, nel cuore dell’inferno terreno». Insomma, il libro di «dolorose e luminose memorie» del fondatore di Emergency, che ha come titolo ‘Pappagalli verdi, cronache di un chirurgo di guerra’ riprendendo il nome delle mine anti-uomo, ha suggerito a De Rossi Re «un’ideale riverberazione, come un’eco sonora. Quasi un racconto di suoni che si muove parallelamente alle sensazioni “forti” che ho provato leggendo il libro di Strada».

La stessa imprescindibilità della dedica sussiste nel terzo brano musicale che sarà eseguito, ‘Arioso in memory of Wolfgang Schulz’ per flauto e archi di Nishimura, uno dei più celebri compositori giapponesi viventi, che scrisse e dedicò questo commovente brano all’amico Wolfgang Schulz, magnifico flautista solista dei Wiener Philharmoniker, deceduto la primavera scorsa. Ad eseguirlo sarà Mario Ancillotti, proprio lui che dovette sostituire Schulz come flautista solista nel prestigioso Kusatsu Festival di cui Nishimura è direttore musicale. «L’opera – spiega Ancillotti – si sviluppa con grandi soli a volte dolci a volte dolorosi del flauto, infiltrati e corrotti dagli interventi degli archi che gradualmente ne limitano e affievoliscono la voce, fino al commosso finale in cui anche il respiro si placa. È, per Nishimura, l’accompagnare l’amico alla sua fine; per chi suona, un atto di sacra, sconvolgente partecipazione».

E anche nell’ultima composizione in programma, l’‘Idillio di Sigfrido’ (per 13 strumenti) di Richard Wagner, la dedica è la ragione stessa della sua esistenza. L’Idillio di Sigfrido è infatti il regalo di compleanno che Richard Wagner fece alla seconda moglie Cosima. L’esecuzione si tenne a sorpresa nella villa di famiglia, al risveglio della consorte, la mattina di Natale del 1870, nella quale lei festeggiava il suo trentatreesimo compleanno. I tredici musicisti raggiunsero la casa di Richard a Lucerna e, dopo aver accordato gli strumenti in cucina, si sistemarono nella scala che portava alla camera da letto di Cosima. Alle sette e mezza del mattino, cominciarono l’esecuzione diretti da Wagner stesso e Cosima fu svegliata dalle note di quell’Idillio.

 

Interi 12 euro, ridotti 8 euro.

Per informazioni, tel. 055-699223

e-mail: amicisuoniriflessi@gmail.com

 

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PROGRAMMA

 

Introduce Alberto Batisti

 

 

Johann Sebastian Bach

Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo BWV 992

Arioso: Adagio. [È una lusinga degli amici per trattenerlo dal partire].

Andante [È una rappresentazione delle diverse vicende cui potrebbe andare

incontro nel paese straniero]. Adagiosissimo [È un lamento generale degli

amici]. Andante con moto [Qui arrivano gli amici, che, rassegnati a non vederlo

cambiare idea, prendono congedo da lui]. Aria di Postiglione. Allegro

poco. Fuga all’imitatione di Posta.

 

 

Fabrizio De Rossi Re

Ricercare quarto per flauto e quartetto d’archi [prima esecuzione]

[Pappagalli verdi, cronache di un chirurgo di guerra] dedicato a Gino Strada,

alle sue cronache di chirurgo di guerra, alle sue dolorose e luminose memorie

 

 

Akira Nishimura

Arioso in memory of Wolfgang Schulz per flauto e archi

 

 

Richard Wagner

Idillio di Sigfrido [per 13 strumenti]

 

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Antonino Siringo pianoforte [per Bach, BWV 992]

 

Mario Ancillotti direttore e flautista

 

NUOVO CONTRAPPUNTO

Silvia D’Addona flauto

Mario Dani oboe

Marcello Bonacchelli

Daniela Nocentini clarinetti

Federico Loy fagotto

Gianluca Mugnai

Stefano Lodo corni

Luca Pieraccini tromba

Pino Tedeschi

Andrea Farolfi violini

Edoardo Rosadini viola

Alice Gabbiani violoncello

Alessandro Giachi contrabbasso

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