Da un lato prende avvio l’anticipo pensionistico che dovrebbe favorire l’ingresso di giovani nel mondo del lavoro dall’altro lato si annuncia un provvedimento per innalzare l’età pensionabile a seguito dell’aumento della vita media.
“Sappiamo bene – osserva Riccardo Della Zoppa Segretario regionale della FAP ACLI TOSCANA – che l’oggetto dei due provvedimenti riguarda categorie diverse di pensionati (in grandi linee anzianità e di vecchiaia) ma danno la sensazione di una strategia bifronte o dell’assenza di una strategia globale”.
E il Segretario FAP rileva che di fronte all’innalzamento dell’età media e alla simmetrica necessità di avere posti di lavoro per i giovani occorre fare un piano, programmare, trovare forme nuove di flessibilità occupazionale .
“Tanto per fare un esempio – aggiunge Gabriele Parenti della Segreteria regionale FAP Toscana – se avessi avuto la possibilità di un part-time avrei potuto continuare a lavorare per alcuni anni, invece di andare in pensione”.
“Ma questo- conclude Parenti –è solo uno dei tanti esempi possibili. L’importante è non dare vita a provvedimenti eterogenei e creare una strategia a largo raggio che tenga conto in modo integrato del dato demografico e delle necessità di turnover .