Successo per la canzone sassarese alla Libreria Nardini di Firenze

Firenze – La canzone sassarese è stata protagonista di una bella serata alla Libreria Nardini di Firenze. Il musicista Gavino Ruggiu, mattatore della serata, ha brillantemente presentato il suo libro “ La canzone identitaria sassarese”, un approfondito saggio storico-musicale e anche sociologico che racconta la sua città e l’anima di questa. Una serata che, grazie al Maestro, ha percorso la musica e le canzoni di una città ricca di cultura e di storia, la cui aria festaiola è forse dovuta all’allegria goliardica degli studenti dell’Università turritana fra le più antiche d’Italia ( l’Università è stata istituita tra il 1562 e il 1627 ).

La serata è stata introdotta da Fiorella Maisto, presidente dell’ACSIT (Associazione Culturale Sardi in Toscana) che ha posto in evidenza l’importanza delle Associazioni culturali sarde nel continente come strumento di conoscenza e di promozione degli aspetti della Cultura e della Tradizione sarda ed elemento di arricchimento del patrimonio culturale nazionale. Ennio Bazzoni, Direttore dell’importante e storica Casa Editrice Nardini di Firenze, editrice del libro, ha evidenziato il ruolo della storia della cultura popolare non solo come testimonianza ma come elemento di ricchezza e di coesione della vita nazionale.

Gavino Ruggiu, di fronte ad un pubblico composto da Sardi e da Toscani, ha intervallato le bellissime melodie con racconti di fatti e aneddoti legati a personaggi importanti o caratteristici della sua città. La Musica sassarese è sarcastica, ironica, venata anche di malinconia e nostalgia; cantata in gruppo riesce a creare un’atmosfera di festa, grazie al ritmo che l’anima, all’orecchiabilità della sua armonia, ai testi che raccontano l’orgoglio del sassarese con una lingua che ben si adatta alla musicalità della canzone. Il Maestro Gavino Ruggiu è riuscito a fare una accurata scelta delle canzoni identitarie di una città, che non disdegna “ la presa in giro” , con le sue espressioni sarcastiche, mai malevoli e sempre ricche di pungente ironia. Le espressioni sarcastiche animano la lingua turritana, influenzata dal corso -gallurese , con evoluzioni liguri, iberiche e sardo-logudoresi, evidenziano il carattere festaiolo della città e modellano il ritmo della vita locale. Le stesse espressioni le ritroviamo nella canzone sassarese che si alimenta nel tipico modo d’essere genuino ma sarcastico di Sassari che sintetizza tale suo comportamento con la parola “Cionfra”, temine irriverente ma ricco di genuinità com’è la Satira di questa splendida e originale città sarda.

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