Firenze – Stamattina 11 giugno il Collettivo Universitario Autonomo ha occupato un immobile vuoto da tempo dell’Ateneo fiorentino. Gli occupanti hanno diramato una nta in cui si spiegano le ragioni del gesto: “Questa mattina abbiamo riaperto lo stabile di via Reginaldo Giuliani 92, lasciato da anni all’incuria e al degrado dall’ateneo fiorentino. Un emblema di un’ università allo sfacelo, dove i bisogni di noi studenti contano sempre meno, dove aumentano le tasse e diminuiscono le borse, dove importanti studentati come quello di via Palazzo dei Diavoli rimangono inutilizzato mentre centinaia di studenti vengono esclusi dalle residenze universitarie.La vicenda dei rimborsi IVA che ha travolto l’Azienda per il diritto alla studio, ancora una volta, farà ricadere i costi di anni di mala gestione su noi studenti, traducendosi in nuovi tagli al diritto allo studio”.
Nel mirino anche le manovre correttive che l’ARDSU dovrà mettere in campo, entro lanfine di questo mese, oltre al nuovo sistema di contribuzione contro il quale si sono già innalzate molte voci polemiche. Una manovra che, secondo gli studenti, “minaccia di fare aumentare sensibilmente le tasse agli studenti e in particolare a quelli giudicati “inattivi”, ovvero indietro nel percorso di studi.Sono sempre di più a rinunciare agli studi, non potendo sostenere i ritmi e i costi dell’università con lavori precari e sottopagati o pesando sul reddito delle famiglie”.
L’iniziativa odierna ha il fine di mettere sul tavolo “un messaggio chiaro”: “è l’ora di rimettere al centro i bisogni degli studenti, perchè l’università non può essere gestita come un’azienda”.