Se non ci pensa l’amministrazione, ci pensa il bar. Non una protesta, ma un servizio ai cittadini per colmare una carenza informativa sulle condizioni di pagamento nei posteggi con le strisce blu. Così in via Pariati – tra le numerose vie interessate dai nuovi stalli blu e dove le strisce sono state rifatte per ben tre volte – sui pali recanti l’indicazione dei termini di sosta sono stati affissi cartelli con la dicitura “Sosta gratuita: 1ª ora”.
Dopo l’ondata di proteste indirizzate all’ormai ex assessore al traffico e neoparlamentare Paolo Gandolfi e una raccolta di firme, il titolare del Red Bar di via Bianchi, Gianluca Gudetti,ha scelto un’altra strada: informare, non protestare. E lo ha fatto a sue spese.
“Come già preannunciato un mesetto fa, – spiega Guidetti – ricordando la dichiarazione del l’Amministrazione Comunale sull’intelligenza dell’ora gratuita e constatando la mia poca intelligenza nel capirla e usufruirne – se non a posteriori dopo avere parcheggiato e letto le spiegazioni di dimensioni risicate sul display del parcometro, ma a questo punto i miei clienti hanno già tirato dritto con conseguente danno economico per l’attività – preso atto che non era intenzione dell’Amministrazione comunale – come più volte ribadito – “fare cassa” sull’operazione, suggerivo di aggiungere semplicemente un altro segnale sui pali recanti l’indicazione dei termini di sosta, con la dicitura “Sosta gratuita: 1ª ora”. Ovviamente ben visibile, di dimensioni perlomeno pari o superiori al cartello prescrittivo”.
“Pregavo che nessuno sollevasse una questione di costi: – prosegue il titolare del Red Bar – la gestione della segnaletica con continui rifacimenti delle strisce e aggiunta di segnaletica ai pali, è costata ben di più di qualche decina di cartelli e avrebbe portato soprattutto ai cittadini un efficace beneficio in termini di onestà intellettuale e di chiarezza dell’Amministrazione pubblica. Questa proposta è caduta nell’indifferenza, come le migliaia di firme raccolte, quindi – quando mi sarà quantificata – mi farò carico di un’altra tassa per l’affissione sui pali comunali dei cartelli desiderati che ho pagato e posizionato a mie spese”.
Detto fatto: da oggi i cartelli sono affissi. A scanso di equivoci.
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