A Paolo Gandolfi non poteva andare meglio: dopo avere fatto dipingere strisce blu in mezza città ha fatto le valige e ha salutato tutto. Eletto in Parlamento, l’ex assessore comunale al traffico ha salutato tutti è partito per Roma, lontano dalle polemiche e dai guai. E il sindaco Delrio non ha nemmeno nominato un sostituto che prenda in carico la patata bollente. L’eredità lasciata da Gandolfi sul fronte parcheggi sta diventando pesante: l’ultimo caso riguarda le strisce di 19 posteggi a strisce blu di via Passo Buole che sono state ritinteggiate di bianco dopo in seguito a un’istanza presentata dagli amministratori di un condominio in via Che Guevara. le strisce blu, infatti, sono state disegnate su “aree private a uso pubblico”.
Di casi analoghi ce ne sono numerosi nelle zone interessate dalla recente operazione di tinteggio selvaggio: a proposito la normativa è complessa e non sempre di facile interpretazione. La celerità con la quale l’amministrazione comunale ha provveduto a riconvertire i parcheggi di via Passo Buole indica però che in municipio temono una raffica di ricorsi. Anche perché il clima non è dei migliori: la maggior parte dei residente non ha gradito la novità e in Comune sono state consegnate 2500 firme di cittadini e commercianti
Intanto i costi aumentano e i conti non quadrano. Til, la controllata di Act che attraverso il consorzio Tea gestisce gli stalli prevede di andare in rosso nei prossimi due anni, ma non ci sono garanzie nemmeno per i successivi 2 anni, visto il trend dei primi mesi e la crisi economica. Rispetto alle previsioni le spese sono aumentate a dismisura – in via Pariati le striece sono già state ridisegnate tre volte – e il Comune, che riceve un canone annuo di 370 mila euro, probabilmente sarà costretto a intervenire se vuole salvare altri servizi indispensabili come il trasporto scolastico.
Un’ultima annotazione: le strade cittadine sono uscite devastate dall’inverno. Più che vernice blu, serve l’asfalto.