Firenze – Fibrillazioni romane, in Toscana, almeno nell’immediato, non fanno presa. Oltre alla serenità del governatore Eugenio Giani già espressa ieri sera sui media locali circa eventuali riflessi delle vicende romane sulla vita del governo toscano, è lo stesso capogruppo dei renziani, Stefano Scaramelli, che, secondo quanto riportato dall’agenzia Dire, leva ogni dubbio, almeno immediato: “Non c’è trasposizione con quanto accaduto a Roma. In Toscana abbiamo sostenuto Giani, c’è un impegno assunto con i cittadini tra l’altro preso appena pochi mesi fa. Qui c’è una maggioranza molto salda. Il nostro lavoro procederà come da programma. Un programma chiaro che abbiamo sottoscritto e in cui crediamo”.
Dunque, nemmeno adombrata la possibilità che Iv possa arrivare ai ferri corti col Pd anche in Regione, dove, fra le altre cose, i renziani sono ben presenti in posti senza dubbio pesanti, con la doppietta della vicepresidenza della Giunta e vicepresidenza dell’assemblea legislativa. Il quesito semmai da porsi è se, in un periodo più lungo, magari nei mesi a venire, ruggini e frizioni si faranno sentire, gingendo alla soglia delle prossime amministrative. Scaramelli non demorde: “Ogni scelta politica che adotteremo- sottolinea – sarà in linea con i nostri valori. La nostra linea è basata su programmi e contenuti. È sui progetti che si costruisce un buon governo”. In Toscana, rivendica, “lo abbiamo fatto riaprendo le scuole, condividendo la battaglia per impedire il deposito di scorie nucleari, rifinanziando i dottorati di ricerca, difendendo il sistema sanitario regionale, condividendo l’abbandono del click day come metodo di ristoro e approvando il piano casa, solo per fare alcuni esempi delle ultime settimane”.