Strada maestra: l’anno culturale della via Emilia per i suoi 2200 anni

Reggio, Modena e Parma, assieme alla Soprintendenza, celebrano per un anno, con mostre e convegni, i 2200 anni della Via Emilia

roma-mostra-2200-via-emilia-cs-presentazione-7-4-17-4Reggio Emilia si presenta all’appuntamento celebrativo delle sue origini, circa 2.200 anni fa, con due mostre di rilevante interesse sotto il profilo archeologico e della ricostruzione storica sociale, economica e dello stile di vita – La buona strada: Regium Lepidi e la Via Aemilia che sarà inaugurata il 23 novembre e Lo scavo in piazza. Una casa, una strada, una città che viene inaugurata l’8 aprile al Palazzo dei Musei – affiancate da una serie di iniziative culturali e divulgative che comprendono fra l’altro la cinematografia, l’arte, le rievocazioni storiche, la multimedialità e le ricostruzioni virtuali degli ambienti urbani, progetti in grado di coinvolgere pubblici diversi.

Il programma, che accompagnerà i reggiani e i visitatori della città emiliana nel 2017 e nel 2018, è integrato nel più ampio progetto ‘2200 anni lungo la Via Emilia’, che unifica gli eventi e le mostre delle città di coeva fondazione romana – con Reggio Emilia, Modena e Parma – “generate” dalla antica strada consolare Via Aemilia tracciata dal console Marco Emilio Lepido.

Nei prossimi mesi dunque la via Emilia si percorre anche a passo di storia. Prima le celebrazioni di 2.200 anni dalla fondazione romana di Regium Lepidi (Reggio Emilia) istituita dapprima quale Forum, Mutina (Modena) e Parma divenute colonie nel 183 a.C. Poi, con un ulteriore passo nel tempo e nello spazio lungo la stessa strada Maestra, l’approdo a Bologna, dove al centro dell’attenzione ci sarà il Medioevo emiliano–romagnolo.

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HANNO DETTO – Il programma è stato presentato stamani a Roma, a palazzo Venezia, nel corso della conferenza stampa ‘A passo di storia lungo la Via Emilia’. Dopo il saluto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, sono intervenuti l’assessore a Educazione e Conoscenza del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni, i sindaci di Modena Giancarlo Muzzarelli e di Parma Federico Pizzarotti, l’assessore alla Cultura di Bologna Bruna Gambarelli.

Sono intervenuti inoltre Mariella Utili dirigente della Direzione generale Archeologia Belle arti e Paesaggio del MibactEdith Gabrielli direttore del Polo Museale del Lazio, Luigi Malnati soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Valeria Cicala dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali dell’Emilia-Romagna, Francesca Piccinini direttrice dei Musei Civici di Modena in rappresentanza del coordinamento del progetto ‘2.200 anni lungo la Via Emilia’, Elisabetta Farioli direttore dei Musei Civici di Reggio Emilia.

Si valorizza la Via Emilia, che è stata un luogo di scambio culturale ed economico. E’ importante sviluppare la cultura del territorio. E’ stata una grande via di scambio tra Roma e la Gallia e credo che questa sia un’ottima iniziativa per mettere in luce il valore del territorio. E’ bene ricordare origini e percorsi”, ha detto il ministro Graziano Delrio in apertura della presentazione.

Il tema della Via Emilia – ha detto l’assessore Raffaella Curioni – è assai caro a chi nasce, vive e lavora lungo questa antica strada. E’ una delle grandi strade del mondo che dall’antichità fino ai giorni nostri ha contribuito a definire l’identità delle nostre città e dei territori che collega. Non solo una strada. Ma una mappa storica, culturale economica ed identitaria. Da sempre c’è attenzione su questo luogo e credo che questo avvenga perché è un luogo che racconta di noi, cioè di persone: le nostre esperienze, le nostre storie, che sono storie di musicisti, poeti, creatività, industriosità e lavoro, partecipazione, diritti e inclusione. Un primato culturale e sociale che ci appartiene e del quale siamo orgogliosi. Le mostre e gli eventi in programma, parlando di stria antica parlano anche di e al nostro presente: noi emiliani siamo abituati a mescolarci con culture diverse, siamo naturalmente accoglienti e curiosi, e andiamo volentieri ‘oltre ai confini’.

E la via Emilia ci rappresenta. Reggio Emilia, Parma, Modena – ha aggiunto l’assessore Curioni – ne condividono il fondatore, Marco Emilio Lepido. Reggio Emilia ne condivide anche il nome. Oggi condividiamo, inevitabilmente e ben volentieri, anche l’esperienza di ‘2200 anni lungo la Via Emilia’: un programma ricco di eventi, che metterà in connessione la storia con la contemporaneità, creando legami tra tempi, luoghi, persone, e che ricorrerà a linguaggi diversi capaci di coinvolgere pubblici diversi: modalità tradizionali, come pregevoli allestimenti dei reperti archeologici, intrecciate ad altre che utilizzano le tecnologie più innovative anche attraverso percorsi educativi e didattici per le scuole. Pensiamo ad esempio a Urban game, Realtà aumentata, Street art 3D, Rievocazioni storiche, fino a degustazioni, Qr code, itinerari, ricostruzioni virtuali, laboratori per bambini, mostre, cinema e teatro. Un viaggio nel tempo per riscoprire le nostre identità ed immaginarci il nostro futuro”.

legionari-romani-sulla-via-emiliaQuesto progetto – ha detto fra l’altro il soprintendente Luigi Malnati – organizzato per le celebrazioni dei 2200 anni di Modena, Reggio Emilia e Parma, e con il coinvolgimento di Bologna, illustra la vitalità archeologica dell’Emilia-Romagna. Le diverse mostre danno conto del lavoro in contesti di scavo e sono il risultato di una attività complessa, condotta in anni recenti: cercano infatti di porre l’accento non solo sulle cose note, già custodite nei nostri musei, ma di mettere a confronto dati storici con nuovi dati ricavati dagli scavi archeologici, per documentare e ricostruire, anche con l’ausilio della realtà virtuale. Tutto ciò è riprova del fatto che l’archeologia è una risorsa, non è in contrasto con lo sviluppo, anzi può essere una possibilità in più sotto diversi profili per le nostre città, che hanno un patrimonio immenso e musei di rilevante qualità e interesse, ora arricchiti”.

2200 ANNI LUNGO LA VIA EMILIA – Con ‘2200 anni lungo la Via Emilia’ – progetto promosso dai tre Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma, dalle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle sedi di Bologna, Parma e Ravenna, dal Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Emilia-Romagna e dalla Regione Emilia-Romagna – per la prima volta una parte molto significativa della regione Emilia-Romagna riflette sulla sua storia più antica, quando attorno alla strada consolare da Piacenza a Rimini si radicò una cultura a tal punto omogenea da superare differenze etniche e campanilismi.

La Via Emilia, arteria unificante della regione che tuttora ne conserva il nome, diventa un itinerario per scoprirne la storia antica e gli aspetti che hanno contribuito a definire l’identità delle città e del territorio che collega.

Su quella strada sempre pulsante di vita hanno viaggiato dall’antichità, e viaggiano ancora ai giorni nostri, le merci e i prodotti di un’economia florida, ma anche popoli, genti, donne e uomini con il proprio bagaglio di esperienze, idee, sensibilità, lingue e credi differenti, consentendo così il formarsi di una cultura aperta, che affonda le radici in una società che fa dell’accoglienza una delle sue maggiori risorse.

E’ interessante notare, fra l’altro, che Regium Lepidi, centro commerciale e amministrativo, doveva ospitare, oltre a residenti autoctoni, anche immigrati centro-italici che si stabilirono nella pianura reggiana in occasione delle distribuzioni di terre del 173 a.C.

E ciò che nella regione accade dopo i secoli sotto il segno della Repubblica e poi dell’Impero romano, sarà poi raccontato dalla mostra Medioevo svelato. Storie dell’Emilia-Romagna attraverso l’archeologia prevista a Bologna, che si svolgerà anch’essa lungo la strada consolare, e abbraccerà l’intero territorio regionale con testimonianze dal Tardoantico al Medioevo.

LE MOSTRE A REGGIO EMILIA – La prima mostra del ciclo ‘ 2200 anni lungo la Via Emilia’ è Lo scavo in piazza. una casa, una strada, una città,aperta dall’8 aprile, al Palazzo dei Musei.

roma-mostra-2200-via-emilia-curioni-muzzarelli-malnati-pizzarotti-gambarelli-2E’ poi in programma la mostra La buona strada: Regium Lepidi e la Via Aemilia che sarà inaugurata il 23 novembre 2017 nello stesso Palazzo dei Musei in concomitanza con l’apertura delle mostre di Modena (25 novembre) e Bologna (24 novembre).

La buona strada: Regium Lepidi e la Via Aemilia, che si svolgerà fino all’8 aprile 2018, si focalizza sullastrada che, attraverso il gentilizio del suo costruttore, il console Marco Emilio Lepido, ha lasciato un segno indelebile nel nome della città di Reggio Emilia, appunto l’antica Regium Lepidi, ed in quello della regione stessa.

La Via Emilia, il cui tracciato è già parzialmente testimoniato in epoca preromana, non ha mai cambiato il suo percorso, almeno nello spazio urbano, come dimostra un recente scavo che ha rivelato la sovrapposizione di ben otto livelli di pavimentazioni stradali con il medesimo orientamento, dall’età Augustea ai giorni nostri.

Dopo avere presentato la strada in tutto il suo sviluppo con un focus sulla figura del costruttore Marco Emilio Lepido e sui trasporti in età romana, la mostra, a cura di Musei Civici Reggio Emilia e Soprintendenza Archeologia di Bologna, si concentra sul tratto compreso fra il corso del Secchia e quello dell’Enza, cioè il territorio reggiano; mentre sul piano temporale abbraccia un arco di storia fra l’età Etrusca e il Medioevo, con principale attenzione sul periodo romano e uno sguardo finale contemporaneo. Apparati didattici, ricostruzioni materiali e virtuali saranno parte integrante del percorso. Un ciclo di visite guidate e attività didattiche accompagnano la mostra per tutto il suo svolgimento.

INIZIATIVE A REGGIO EMILIA Sono previste modalità tradizionali intrecciate ad altre che utilizzano le tecnologie più innovative. Realtà aumentata, 3D, rievocazioni storiche, Qr code, itinerari, ricostruzioni virtuali, laboratori per bambini, mostre, cinema e teatro. Così a Reggio Emilia come a Modena e Parma si viaggerà nel tempo per riscoprire la romanità delle tre città a 2.200 anni da che il console Marco Emilio Lepido le fondò sulla Via Emilia.

In concomitanza con l’apertura della mostra Lo scavo in piazza. Una casa, una strada, una città il Palazzo dei Musei con laSala Regium Lepidi 3D” propone un museo virtuale permanente all’insegna della Cyber Archeologia. Oggi come allora, immersi nell’architettura dell’antica Regium Lepidi, quando i romani ne percorrevano le strade in toga e calzari, si può vivere un’esperienza unica, che consente una full immersion nella città antica, grazie a sofisticate apparecchiature all’avanguardia come i caschi immersivi Oculus Rift, le postazioni olografiche di Z-space, le proiezioni 3D di Dreamoc, i Qr code in realtà aumentata e la visualizzazione stereo-immersiva del paesaggio archeologico. Il progetto innovativo è basato su uno studio approfondito del patrimonio archeologico di età romana presente a Reggio Emilia ed elaborato e gestito da Maurizio Forte della Duke University, nonché noto studioso nel campo della cosiddetta virtual archeology, e promosso da Lions Club Reggio Emilia Host “Città del Tricolore” con i Musei Civici. Lo scopo finale della narrazione digitale è aprire diverse prospettive nell’immaginazione virtuale della città, producendo nuove interpretazioni sul tessuto urbano.

In occasione della Notte europea dei Musei, il 20 maggio nel Palazzo dei Musei va in scena Si licet… l’indicibile dell’antica Roma, performance e visite animate riguardanti aspetti segreti e imbarazzati della cultura romana, sul tema dell’enfer, il gabinetto segreto delle collezioni museali.

Nei quattro giovedì sera di luglio (6, 13, 20 e 27) si svolge “Cinema tra le Rovine 20 anni dopo”. Nella rassegna serale estiva ambientata tradizionalmente nel Giardino archeologico del Palazzo dei Musei, dove fanno da cornice i monumenti funerari di età Imperiale romana, si propongono quattro serate con un programma di proiezioni di film muti di ambientazione antico-romana, con accompagnamento musicale dal vivo del maestro Marco Dalpane. Il genere storico archeologico verrà illustrato di volta in volta da celebri critici cinematografici. Nella serata conclusiva verrà proposto il capolavoro di Stanley Kubrik “Spartacus”, con il commento di un archeologo. La rassegna è a cura di

Musei Civici di Reggio Emilia e Ufficio cinema del Comune di Reggio Emilia. Ingresso è libero e senza obbligo di prenotazione.

E nell’autunno 2017 la villa rinascimentale del Mauriziano,storica residenza suburbana della famiglia dei Malaguzzi dove fu ospite Ludovico Ariosto e che insiste sulla Necropoli orientale di Regium Lepidi, è sede di una interessante rievocazione storica a cura della Legio I Italica.

Nella primavera 2018 il programma si arricchisce di molteplici iniziative come le visite guidate ai musei e alle aree archeologiche della città (Museo Diocesano, Area archeologica nella sede centrale del Credem, cripta della Cattedrale, monumento funerario della gens Concordia) ma anche lungo le strade del centro cittadino per evocare le strutture romane sepolte. Non mancano le visite guidate ai musei e alle aree archeologiche della provincia di Reggio Emilia riguardanti la romanità (Musei Civici di Brescello, Correggio, Guastalla; raccolta del Gruppo archeologico Albinetano; Area archeologica di Luceria; Parco Lituus e sede del Centro Mavarta a Sant’Ilario d’Enza).

Il programma dettagliato delle quattro Città è consultabile su www.2200anniemilia.it

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PROGRAMMA DI REGGIO EMILIA PASSO PER PASSO

8 APRILE

PALAZZO DEI MUSEI

LO SCAVO IN PIAZZA. UNA CASA, UNA STRADA, UNA CITTÀ

Inaugurazione della mostra

FINO AL 3 SETTEMBRE

Una mostra per documentare, attraverso l’utilizzo delle più recenti tecnologie, la storia di un quartiere suburbano, dall’età repub- blicana romana all’età rinascimentale, alla luce dei recenti scavi archeologici in Piazza della Vittoria.

A cura di Musei Civici e Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, in collaborazione con Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza

DALL’8 APRILE

PALAZZO DEI MUSEI

LA SALA REGIUM LEPIDI 3D

Un’immersione totale nella realtà virtuale della Reggio romana.

In collaborazione con Duke University, North Carolina, USA e con Lions Club Host Città del Tricolore

9, 23, 30 APRILE

PALAZZO DEI MUSEI

LO SCAVO IN PIAZZA. UNA CASA, UNA STRADA, UNA CITTÀ: LE VISITE GUIDATE

Appuntamenti con il pubblico per raccontare la storia dello sca vo archeologico che ha svelato aspetti della vita nella periferia dell’antica città romana. Le visite continueranno durante l’estate.

A cura di Musei Civici

20 MAGGIO

PALAZZO DEI MUSEI

SI LICET… L’INDICIBILE DELL’ANTICAROMA

In occasione della Notte Europea dei Musei, performance e visite animate riguardanti aspetti segreti e imbarazzanti della cultura romana, sul tema dell’enfer, il gabinetto segreto delle collezioni museali.

A cura di Musei Civici

6, 13, 20, 27 LUGLIO

PALAZZO DEI MUSEI

CINEMA FRA LE ROVINE

Nel ventennale della rassegna, quattro serate dedicate al cinema muto d’ambientazione antico-romana presentate da relatori d’eccezione ed accompagnate da musica dal vivo

23 NOVEMBRE 2017

LA BUONA STRADA: REGIUM LEPIDI E LA VIA AEMILIA

Inaugurazione della mostra, che sarà visitabile fino alla primavera 2018

AUTUNNO 2017

AL MAURIZIANO

Il parco del Mauriziano, storica residenza suburbana della famiglia dei Malaguzzi dove fu ospite Ludovico Ariosto e che insiste sulla necropoli orientale di Regium Lepidi, sarà sede di una iniziativa di rievocazione storica a cura della Legio I Italica.

A cura di Musei Civici

AUTUNNO-INVERNO 2017 – 2018

PALAZZO DEI MUSEI

Incontri con archeologi e storici dell’antichità per trattare il tema della viabilità antica e contemporanea nel Reggiano, in Emilia e nell’Impero romano. Nell’ambito degli appuntamenti del Tè delle Muse, che si svolgono all’interno del lapidario romano, la domenica pomeriggio.

A cura di Musei Civici

PRIMAVERA 2018

Visite guidate ai musei e alle aree archeologiche della città (Museo Diocesano, Area archeologica nella sede centrale del Credem, cripta della Cattedrale, monumento funerario della gens Concordia) ma anche lungo le strade del centro cittadino per evocare le strutture romane sepolte. A cura di Musei Civici, Museo Diocesano, Credem

PRIMAVERA 2018

Visite guidate ai musei e alle aree archeologiche della provincia di Reggio Emilia riguardanti la romanità (Musei Civici di Brescello, Correggio, Guastalla; raccolta del Gruppo archeologico Albinetano; Area archeologica di Luceria; Parco Lituus e sede del Centro Mavarta a S. Ilario d’Enza). A cura di Musei Civici, Brescello, Correggio, Guastalla, Gruppo archeologico Albinetano, Gruppo archeologico Vea, Gruppo storico archeologico della Val d’Enza.

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