Tutto esaurito al Centro Malaguzzi per l’arrivo del vicepremier Luigi Di Maio che fa il suo ingresso in sala con standing ovation. La sua visita a Reggio – dove il 26 maggio si voterà anche per le Amministrative – è una delle tappe del ContinuareXCambiare tour, in vista del voto europeo. Accolto dalla vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni, che fa gli onori di casa, Di Maio, quando prende la parola dal palco, esordisce subito con una stoccata diretta all’alleato e collega vicepremier Matteo Salvini. “Sono contento di essere qui – dice -. Sono tre settimane che giriamo l’Italia con questo tour, abbiamo fatto 10mila chilometri, senza aerei di Stato, solo via terra, al massimo via mare con qualche traghetto, ma nient’altro”.
Giù applausi. A Roma la tensione con gli alleati della Lega è ancora alle stelle, tuttavia il vicepremier rassicura: “Questo governo durerà 5 anni”. Ancora applausi. Chiaro che le differenze di vedute con la Lega ci sono e Di Maio non le nasconde quando dice che “siamo al Governo con una forza politica con la quale non condividiamo assolutamente alcuni punti. Questo era l’unico Governo possibile. Il contratto che abbiamo scritto ha dentro il 99% del nostro programma delle Politiche. Lo realizzeremo”. Il vicepremier elenca le cose fatte. Parla del taglio dei vitalizi, di pensione e reddito di cittadinanza, della lotta alla corruzione. “Abbiamo ancora tanti problemi da risolvere – prosegue il vicepremier -. E posso capire che ci siano persone che a casa loro non percepiscono ancora il cambiamento. Il voto del 4 marzo ha prodotto effetti positivi in una parte del Paese che non aveva più niente, che era sull’orlo della disperazione e che adesso sta un po’ meglio”. E ancora: “Dobbiamo resistere, tenere botta.
Non è semplice per voi, non è semplice per me, per gli altri ministri…A Roma, prima ancora di fare le leggi, iniziano a dirci che quei provvedimenti faranno fallire l’Italia. Ogni cosa che facciamo viene massacrata ancor prima d’iniziare”. Di Maio parla a braccio per più di un’ora, scaldando la platea fatta di tanti militanti, poi chiude con un appello al voto: “Vedo tanti signori che non aspettano altro che un risultato di bassa affluenza per dire che questo Governo deve chiudere. Io vi prego di chiedere a quante più persone di andare a votare il 26 maggio perché continuare per cambiare riguarda non solo l’Europa ma anche l’Italia”.