“Stand” by me, ma con juicio… l’Anpi in libertà vigilata per il no

Il malpancismo nazionale tra Anpi e Pd sugli spazi e l’attività di promozione del referendum costituzionale (i primi sono per il No, i secondi per il Sì) arriva a Festareggio. I partigiani possono esporre il nostro materiale, ma non distribuirlo al di fuori del loro stand. “Però va bene così, siamo riusciti a portare anche Zagrebelsky”. Intervista al pompiere Er Meteo Fiaccadori, barometro politico dei delicati equilibri interni al centrosinistra (oggi è presidente provinciale Anpi, ieri era tra i responsabili della stessa kermesse dem)

A livello nazionale continuano a volare stracci tra l’Anpi e il Pd renziano. Questa volta a riaccendere le polemiche è il tema della partecipazione alle feste Dem da parte dell’Associazione dei partigiani che, laddove invitata come nella vicina Bologna, non può far campagna per il No al referendum. Meglio non andare, è arrivato a dire al numero uno dell’Anpi, Carlo Smuraglia.

A Reggio Emilia, dove da pochi giorni ha preso il via Festareggio, le cose vanno diversamente. L’Associazione dei partigiani, invitata alla kermesse, nel proprio stand espone il materiale per il No, ma non può fare volantinaggio, come spiega Ermete Fiaccadori, presidente provinciale dell’Anpi.

fiaccadoriFiaccadori, pare di capire che a Reggio non ci siano i problemi sorti a Bologna?

“Il tema della nostra partecipazione a Festareggio è stato affrontato circa due mesi fa con i vertici della Festa e del Pd. Abbiamo ricevuto la proposta di partecipare con uno stand, di organizzare alcuni dibattiti e di fare un confronto tra le posizioni del Sì e del No al referendum”.

Nel vostro stand esponete materiale per il No?

“Certo, su questo non è stata fatta obiezione. Chi ci verrà a trovare potrà vedere il nostro materiale e chiedere informazioni. Il solo limite che ci è stato posto è stato quello di non fare volantinaggio all’interno della festa”.

Si può dire che vi sia stata chiesta una presenza rispettosa e discreta?

“E’ stata rispettata la nostra autonomia. Tutti conoscono la nostra posizione. Non ci impediscono di portare il nostro materiale. Non possiamo fare propaganda esterna e comunque non era nostra intenzione fare volantinaggi, non li abbiamo mai fatti”.

Quindi siete soddisfatti?

“Noi sì. So che all’interno del Pd c’è stata una certa discussione, è apparsa pure sui giornali. Qualche settimana fa discutevano sull’opportunità di fare un confronto tra le posizioni del Sì e del No”.

Manifesto1Il confronto si farà. Sul palco ci saranno Anna Finocchiaro e Gustavo Zagrebelsky…

“A noi avevano detto che sarebbe venuta Anna Finocchiaro, così ci siamo mossi con il comitato del No, locale e nazionale, per avere una figura che potesse sostenere il confronto con lei. Abbiamo avuto la disponibilità di Gustavo Zagrebelsky e di questo abbiamo informato gli organizzatori di Festareggio che, a loro volta, hanno informato la senatrice Finocchiaro che non ha fatto obiezioni. Sarà un confronto efficace e di alto livello, capace di entrare nel merito delle questioni e interessare anche chi non si è fatto ancora un’idea sul referendum”.

Vi aspettavate un confronto con il ministro Maria Elena Boschi, madrina della riforma, che sarà ospite della Festa?

“No, fin dall’inizio ci è stato proposto il nome della senatrice Finocchiaro e di questo abbiamo parlato”.

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