Cutigliano (PT) – Gli enti locali della montagna pistoiese, nel giorno dell’accordo tra Regione Toscana e settore balneare per il prolungamento dell’estate balneare con un programma di promozione turistica fino a fine settembre, fanno presente al presidente Enrico Rossi che anche nella loro montagna la stagione turistica estiva è andata in crisi per il maltempo. E chiedono quindi che anche questi territori turistici siano considerati per interventi regionali di sostegno/promozione del turismo.
“Rossi non dimentichi la Montagna Pistoiese”, la cui stagione turistica di quest’estate, al pari di quella delle località balneari, è stata messa in crisi dal maltempo. Un messaggio inviato ieri via e mail me via e mail dai sindaci di Abetone e Cutigliano, Giampiero Danti e Tommaso Braccesi, al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che ieri, incontrando enti locali e associazioni di imprese del settore balneare della Toscana, ha trovato insieme a questi soluzioni per compensare gli effetti negativi del maltempo sulla redditività delle attività turistiche legate alla balneazione costiera. I due primi cittadini, chiedono “di non essere dimenticati da eventuali interventi regionali conseguenti alla crisi economica derivante dalla pessima stagione turistica“, sottolineando il brusco calo di presenze turistiche in un’estate che di fatto nella montagna pistoiese non è mai realmente partita: “l’estate non è mai decollata proprio anche a causa della inclemenza del clima: alberghi semivuoti e attività produttive a scartamento molto ridotto, prenotazioni annullate, poca gente a giro. Proprio per segnalare la crisi del turismo pochi giorni fa, aggiungono i sindaci, su iniziativa delle categorie produttive “le luci dei capoluoghi montani sono state spente per dieci minuti per simboleggiare la gravità della crisi del turismo”.
“Vista la sua opportuna attenzione al prolungamento della stagione turistica toscana – scrivono i due sindaci -, saputo della convocazione di uno specifico tavolo di lavoro, si chiede di inserire anche la montagna pistoiese fra i territori a vocazione turistica che, a causa della brutta stagione, hanno subito un brusco calo di presenze”.
“La Regione – commenta Braccesi – non può scordarsi che il turismo riguarda non solo il mare ma anche i monti: i nostri operatori, e i nostri territori, non possono essere considerati figli di un dio minore e se la Regione pensa a investire risorse, la Regione sapra’ certo evitare discriminazioni che avrebbero il sapore di una beffa penalizzando comunita’ gia’ in grande crisi. Nessuno puo’ dimenticare o far finta di nulla davanti al pericolo, molto concreto, che l’intera Montagna Pistoiese chiuda i battenti”.