Firenze – Parla il popolo viola, e non è, promettono i tifosi, che l’inizio. Ieri una marea dilagante di tifosi della Fiorentina ha inviato un chiaro, inequivocabile messaggio: non solo la volontà, in stretta sinergia col patron viola Commisso, di ottenere uno stadio nuovo, ma anche che quello stadio sia il Franchi. Striscioni alla mano, di cui uno raffigurante nientemeno che la distruzione delle curve del Franchi, uno dei punti dirimenti per la proprietà della Fiorentina.
Il corteo, un lungo fragoroso serpentone composto di moto, auto, camionette, tutti a pigiare sui clacson, si è snodato da Ponte a Greve fino allo stadio Artemio Franchi. Qui, fra fumogeni, cori, slogan, bandiere, striscioni, ha parlato Joe Barone, portavoce della proprietà. Le sue parole non hanno fatto altro che ribadire il concetto: o mano libera sugli interventi per la trasformazione del Franchi, o via verso un altro stadio. “Quindi a Campi”.
Foto: Luca Grillandini