Firenze – Il sindaco Nardella delinea in consiglio comunale il piano del restyling dello stadio Franchi. Una nuova fase, dice il sindaco, scattata ll’ndomani del provvedimento ministeriale che dette un perimetro preciso entro cui potere lavorare per procedere aun restyling che porti la struttura iconica dell’edilizia sportiva del Novecento, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo come uno dei capolavori di Pierluigi Nervi, a un nuovo traguardo, quello di mantenre i suoi pregi artistici raggiungendo un livllo altissimo di sostenbilità, innvoazione, funzionalità. Al di là delle decsioni della proprietà della Fiorentina, in un dialogo che, al di là del fatto che non si è mai interrotto, come dice lo stesso sindaco, ha conosciuto anche qualche asprezza e momenti di disagio.
Dunque, partendo dal fatto di aver preso atto “della decisione della proprietà della Fiorentina di non investire su un nuovo stadio Franchi e sulla base di questo abbiamo deciso con umiltà di costruire in autonomia il nostro percorso”, il sindaco delinea le linee guida del progetto. Con un’avvertenza: la possibilità di un nuovo stadio a Campi verrà valutata, insieme alla Regione Toscana e al Comune di Campi Bisenzio, sulla base di uno studio di fattibilità tecnico-economica non appena questo verrà presentato. “Per il resto, da sempre riteniamo che uno stadio da 40mila posti debba essere inserito in un sistema di infrastrutture, così è e sarà il Franchi e così sarebbe stato per lo stadio nell’area Mercafir: una stazione ferroviaria, una linea tramviaria e un’ampia rete di parcheggi”.
La partenza è quel perimetro “delineato e chiaro all’interno del quale possiamo operare in modo trasparente e con tempi più veloci”. Ecco le aperture: “la possibilità di tamponare le curve esistenti, creando idonee volumetrie nelle quali dislocare servizi e attività varie, anche di natura commerciale; la possibilità di realizzare dei volumi esterni allo stadio e strutture interrate, anche in questo caso con una finalità che può essere anche di tipo commerciale”.
L’obiettivo, quello di onorare la storia di Firenze, della squadra viola, dando ai tifosi uno stadio all’altezza delle loro aspettative. Intanto, il progetto è molto ambizioso, con il coinvolgimento di tutti gli assessorati competenti (sport, urbanistica, ambiente, ma anche lavori pubblici, patrimonio e mobilità), coordinati dal Direttore generale, l’ingegner Giacomo Parenti, e con il coinvolgimento del Consiglio comunale e delQuartiere 2.
Non solo riqualificazione. Il progetto prevede la valorizzazione dell’intera area di Campo di Marte oltre all’obiettivo di “mettere in sicurezza e restaurare un bene culturale architettonico di primario interesse storico-artistico con interventi orientati dai più avanzati criteri di sostenibilità ambientale ed economico-finanziaria”. Tanto più che sullo stadio rinnovato si punta anche per il decongestionamento dei flussi turistici, quando riprenderanno, portando al suo interno, inserendolo nel bando, la creazione di un polo museale del calcio dentro il nuovo Franchi, dal Museo della Fiorentina fino a ipotizzare il Museo della Nazionale, al Museo del Calcio in costume.
La Road map.
Prima tappa: si parte la settimana prossima con gli interventi di sicurezza statica, la prima fase di lavori con un primo lotto di 300mila euro. Il 18 febbraio insieme ai tifosi, sopralluogo del sindaco all’impianto, cui sarano invitati i rappresentanti della Fiorentina, per verificare tempi e modalità dei lavori. Entro settembre, con un secondo lotto, completamento degli interventi con un investimento totale di un milione di euro. Obiettivo: garantire alla tifoseria, non appena le norme Covid lo permetteranno, un ritorno nello stadio senza problemi e limitazioni. In contemporanea, approfondimento delle analisi necessarie per completare la progettazione degli interventi di miglioramento sismico degli elementi principali. Il completamento della progettazione è prevista nel corso del 2021 e la realizzazione degli interventi nel 2022 e 2023. Il costo dei lavori, circa 7 milioni di euro. Le risorse, dice Nardella, “già individuate e quindi pronte ad essere impegnate”.
Seconda tappa: entro fine mese, quando in Consiglio Comunale sarà presentato il DUP, la giunta porterà un emendamento per la riorganizzazione complessiva dell’area di Campo di Marte. Nel documento, l’elenco delle aree oggetto di riqualificazione che oltre lo stadio, coinvolgerà altre aree come ad esempio il Centro sportivo Davide Astori, i giardini di Campo di Marte, area di viale Paoli – area viale Fanti nella sua interezza – viale Malta – Giardini di viale Malta – area via Enrico Toti – area via Rubieri – area ferroviaria tra le due passerelle pedonali. Nello stesso emendamento, il tracciato definitivo della Linea 3.2.2 della tramvia, che dopo aver percorso viale dei Mille imboccherà viale Fanti in direzione Largo Gennarelli, “un vero e proprio hub di interconessione con la linea ferroviaria e con il parcheggio che andremo a realizzare in corrispondenza della fermata della tramvia e della fermata ferroviaria”, spiega Nardella; la terza indicazione riguarda i parcheggi nell’area di Campo di Marte, preferibilmente in zona ferroviaria. “L’obiettivo, arrivare a circa 4mila posti complessivamente che saranno a disposizione, non solo di tutti gli spettatori che arriveranno allo stadio, ma anche dei residenti nel corso della settimana e durante la giornata”. Infine, l’inserimento di nuove funzioni private “di cui sarà indicata la tipologia e le nuove volumetrie sia dentro che fuori stadio, di cui sarà indicata una dimensione di massima”.
Terza tappa: il concorso internazionale di progettazione, che si configura come uno tra i più importanti interventi di restyling di impianti sportivi al mondo, punto di riferimento in termini di sostenibilità ambientale e di innovazione. “Peraltro – precisa il sindaco – è bene ricordare che trattandosi di un bene pubblico di proprietà del Comune non possiamo scegliere strade diverse dal concorso pubblico: è la strada prevista dal Codice degli appalti, ma la cosa che più conta e che ci entusiasma fin da ora è che daremo nuova vita a un complesso iconico dell’architettura del ‘900, trasformandolo in un ambiente funzionale e adeguato alle esigenze dei tifosi, quello che sembrava un problema deve diventare una grande opportunità”.
L’idea, esplicita Nardella, è che lo stadio venga pensato anche in funzione di centro congressi, ristoranti, attività commerciali, una galleria, sale per incontri a disposizione delle aziende, palestre. “Insomma, all’interno dello stadio potremo inserire funzioni che garantiscano la migliore fruibilità durante gli eventi, ma anche nel resto della settimana. Quindi una fruibilità sette giorni su sette grazie agli spazi pensati per le famiglie, per le imprese, per i cittadini. Un polo che sia anche un punto di riferimento per meeting e congressi, un polo congressuale visto che a sud est di Firenze manca un luogo con queste caratteristiche. E dove, se non a pochi metri di distanza dalla ferrovia, raggiungibile anche con la tramvia e piuttosto vicino al casello autostradale di Firenze sud”.
Il concorso. Entro i prossimi 2 mesi, prevede il sindaco, “le azioni propedeutiche alla pubblicazione del concorso (i rilievi di dettaglio, le analisi geologiche, la definizione dell’area oggetto del concorso, il documento di indirizzo alla progettazione e molti altri documenti)” potrebbero venire soddisfatte, arrivando alla pubblicazione entro la fine del mese di aprile. Il concorso sarà aperto solo a soggetti con determinate esperienze, qualità e caratteristiche e sarà strutturato in due fasi. Nella prima fase andrà presentata l’idea progettuale e un comitato effettuerà una prima selezione che porterà a individuare i finalisti. Nella seconda fase, alla quale accederanno le migliori soluzioni, dovrà essere presentato uno studio di fattibilità tecnico-economica, che verrà valutato da una Commissione di concorso internazionale di prestigio assoluto, costituita da personalità individuate nel mondo dello sport, dell’Università, della cultura, architetti internazionali e rappresentanti degli Ordini nazionali di Ingegneria e Architettura. Al vincitore del concorso tramite procedura negoziata potrà inoltre essere affidata la progettazione definitiva e, se necessario, anche la progettazione esecutiva senza dover fare un ulteriore concorso.
“Puntiamo ad arrivare al completamento della procedura per la realizzazione dei lavori entro il 2023, e quindi iniziare, dopo aver concluso gli interventi di adeguamento statico e di miglioramento sismico, il restyling dello stadio entro la fine del mandato. I lavori che cominceranno la prossima settimana dureranno per l’anno in corso e per il prossimo anno e non ci fermeremo mai, praticamente. Il primo blocco di lavori sarà per l’adeguamento per la sicurezza statica e per il miglioramento sismico, mentre il secondo blocco di lavori, cioè quelli che ci impegniamo a far partire entro la fine del mandato, saranno invece per il restyling completo dello stadio”.
Nuova mobilità dell’area di Campo di Marte. Al primo punto, la tramvia: i lavori per la tramvia Linea 3.2.2 saranno interamente finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 249 milioni di euro. Verrà colta l’occasione per riqualificare tutte le aree interessate dell’intervento, tra cui viale Fanti, viale Malta, via Enrico Toti, via Rubieri, la passerella Largo Gennarelli e il giardino di viale Malta. Sono previsti nuovi parcheggi-interscambio tra più modalità di trasporto (come del resto fatto anche per la Linea 3.2.1) con un parcheggio di 3000 posti a servizio anche della residenza. Fra i punti più importanti, la pedonalizzazione di viale Paoli, il completamento della galleria pedonale (attualmente a servizio solo dei binari ferroviari) tra Largo Gennarelli e viale Mazzini; la riqualificazione della stazione di Campo di Marte, per cui è in corso un dialogo con RFI, che si occupa delle infrastrutture ferroviarie.
Il profilo economico: il criterio, annuncia Nardella, è quello di non tolgiere un euro dai servizi ai cittadini.” Non spenderemo un euro in più rispetto a quanto già il Comune spende oggi per il Franchi e non toglieremo un solo euro dall’impiantistica sportiva di tutta la città, che invece, proprio come tutto il tessuto economico della città, sarà arricchita da questa operazione. Anche se il restyling del Franchi sarà un progetto pubblico, noi non graveremo sulle tasche dei fiorentini. Questo per noi è un aspetto fondamentale, irrinunciabile”.
Raccolta di risorse. Già attivati i canali per governo e Europa, con l’intenzione di mettere in atto i migliori canali di finanziamento possibili, dalla Banca europea degli investimenti, alla Cassa depositi e prestiti, all’Istituto del Credito sportivo. “La parte di investimento a carico del Comune sarà comunque ripagata dalla valorizzazione e concessione dei nuovi spazi privati e dall’adeguamento del canone di concessione dell’impianto sportivo”.
Lavori per tramvia, restyling dello stadio e riqualificazione della aree circostanti, tra cui la stazione di Campo di Marte, l’investimento stimato sull’area è di 500 milioni di euro, il che dovrebbe consentire l’attivaizone di più 1000 posti di lavoro.