Firenze – Come in un agghiacciante film dell’orrore, ancora una valigia con resti umani viene ritrovata nel campo fra Scandicci e Sollicciano, dove sono state ritrovate nei giorni scorsi le altre due. Se nei casi precedenti si è potuto stabilire che si trattava di resti di un uomo adulto, colpito con un coltello alla gola, questa volta sembra si tratti di resti femminili. Il mistero si infittisce: ancora sconosciuta l’identità della prima vittima, il luogo dell’omicidio, i moventi che possano aver condotto a una modalità così efferata. Manca anche la certezza di quando le valigie siano state deposte o portate sul luogo del ritrovamento, dal momento che emerge che quella zona del campo non era stata raggiunta da anni dal suo proprietario.
I resti di cadaveri sono tutti in stato di saponificazione, anche quelli ultimi, il che significa almeno un prolungato contatto con umidità e mancanza di ossigeno. si accredita ad ora l’ipotesi che siano stati gettati dal tratto della Fi-Pi-Li che costeggia il campo, anche se per gettare le valigie si sono dovuti superare i due metri di barriera fonoassorbente che delimita la superstrada. Infine, una delle ipotesi al vaglo degli inquirenti, vista la prossimità dei ritrovamenti con il carcere di Sollicciano, che possa trattarsi di un macabro e atroce messaggio per qualche detenuto.