Firenze – L’Epifania tutte le feste porta via… ma non l’Italia dei bollini colorati. Anzi. I colori vengono mescolati ancora e in quello che è ormai un vortice caleidoscopico oggi si darà l’addio al rosso (natalizio) per poi passare domani al giallo (“rafforzato”) e sabato 9 e domenica 10 gennaio all’arancione. Dall’11 al 15 altro giro di giostra e l’Italia delle regioni tornerà a frantumarsi in diverse fasce a seconda degli indici di rischio. Dal 16 gennaio poi nessuno può dirlo. E’ atteso per quella data un nuovo provvedimento ancora tutto da scrivere e naturalmente decifrare.
Ma andiamo per ordine. Scade oggi il cosiddetto decreto Natale, quello cioè che ci ha accompagnato per tutte le festività natalizie. Oggi ultimo giorno di zona rossa per tutto il Paese. Il che significa che si potrà uscire da casa solo per lavoro, necessità o salute con la deroga della visita a parenti e amici all’interno della propria regione solo per due persone che avranno la possibilità di portare con se figli minori sotto i 14 anni, disabili o non autosufficienti. Sarà possibile sempre rientrare nella propria residenza, domicilio o abitazione. Rimarranno aperti supermercati, farmacie,edicole, tabaccherie o comunque negozi che vendono beni ritenuti necessari.
Da domani 7 gennaio entra invece in vigore il nuovo decreto ponte, quello che ci accompagnerà fino al 15 gennaio. Domani e venerdì 8, l’Italia torna in giallo ma con il divieto di spostamento interregionale. Riapriranno bar, pasticcerie e ristoranti (fino alle 18) e tutti i negozi rialzeranno le saracinesche. Sabato 9 e domenica 10, ritorno all’arancione. Negozi aperti, ma bar, pasticcerie e ristoranti saranno in funzione solamente per l’asporto o le consegne a domicilio mentre ci si potrà muovere solo all’interno del comune (ma senza autocertificazione). Valgono le consuete deroghe e chi vive in piccoli comuni sotto i cinquemila abitanti potrà spostarsi nel raggio di 30 chilometri senza però poter recarsi nei capoluoghi di provincia.
Da lunedì 11 gennaio le cose si complicano ulteriormente. Riaprono intanto le scuole superiori (al 50%), ma alcune regioni con ordinanza hanno rinviato ulteriormente l’apertura, salvo ripensamenti dell’ultima ora. E soprattutto si ritorna al sistema delle fasce di colore attribuite in base agli indici di rischio. Nel nuovo decreto si rendono più rigidi alcuni parametri (come l’Rt) che andranno poi a far sì che ogni regione entri nelle varie zone: gialla (ma con divieto di spostamento in altra regione), arancione (spostamenti liberi dentro il comune), rossa (spostamenti all’interno del comune ma solo per lavoro, necessità o salute). Per le zone rosse verrà mantenuta la deroga della visita di due persone in altra abitazione ma questa volta all’interno del comune (e non più della regione). Naturalmente ci si potrà spostare sempre per lavoro, necessità o salute o per far ritorno alla residenza, domicilio o abitazione.
Da ricordare, per quanto riguarda negozi e commercio, le consuete regole: in giallo tutto aperto (compresi bar e ristoranti fino alle 18); in arancione negozi aperti (ma bar e ristoranti aperti solo per asporto e consegne a domicilio; in rosso aperti solo i negozi che vendono beni ritenuti necessari (e bar e ristoranti aperti solo per asporto e consegne a domicilio). Il 15 gennaio scadenza del decreto ponte e nuovi provvedimenti in arrivo.
Foto: Luca Grillandini