La Guardia di Finanza di Bologna, su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti, sta sequestrando in queste ore beni immobili e crediti di natura retributiva nei confronti di otto ex capigruppo dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. I partiti coinvolti sono Pd, Pdl, Udc, Idv, Movimento 5 Stelle, Sel, Fds e gruppo Misto. Il capogruppo della Lega Nord, Mauro Manfrendini, è scomparso nei mesi scorsi.
La Procura ha chiesto e ottenuto dalla locale Sezione giurisdizionale un decreto di sequestro conservativo in favore dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna – considerata in questo caso ente danneggiato – per il danno patrimoniale contestato, quantificato globalmente in oltre 1,2 milioni euro.
Nel mirino della Procura contabile una serie di spese ritenute non congrue e non inerenti l’attività dei gruppi e il loro funzionamento: contestate spese per taxi, autostrade, treni, pasti, alberghi, giornali e consulenze, ritenuti privi di giustificazione o non legati alle attività dei gruppi. Si tratta di uno dei due filoni – l’altro riguarda la magistratura ordinaria ed è giunto all’invio degli avvisi di fine indagine – relativi allo scandalo delle cosiddette spese pazze in Regione.
Tra le voci di spesa contestate figurano i costi sostenuti per il pagamento di taxi, auto, autostrade, treni, pasti, alberghi, giornali e consulenze, i quali, per la loro natura o per la loro documentazione carente, sono stati giudicati privi di giustificazione e collegamento con l’attività istituzionale del gruppo.