Assolto perché il fatto non sussiste; così la formula che ha mandato pulito l’ex consigliere regionale Pd (ed ex assessore) Marco Barbieri (nella foto in home page mentre intervista Bersani al Fuori Orario), e con lui Matteo Richetti, Anna Pariani e Roberto Sconciaformi, nell’udienza sulle presunte spese pazze che stamane a Bologna ha riguardato il gruppo Pd dell’ultima consigliatura. Rinviati a giudizio invece gli altri due reggiani Beppe Pagani e Rita Moriconi, e con loro altri 13 colleghi, che saranno giudicati il 17 dicembre. Per loro l’accusa è di peculato, dovranno rispondere di spese da 17mila euro la Moriconi, 5mila Pagani.
“Per me la fine di un incubo – ha commentato con 7per24 Marco Barbieri – ma non sono certo che si rimargineranno le ferite morali aperte da una vicenda a cui sapevo fin da subito di essere completamente estraneo. In questo periodo ho anche cercato, coerentemente col mio stato di indagato, di tenere politicamente un profilo molto basso. Ora tornerò in campo più attivamente magari togliendomi qualche sassolino dalle scarpe”. A Barbieri erano contestate spese per 9mila euro, uscite che ha dovuto ricostruire pazientemente, nota per nota, scontrino per scontrino. “L’assoluzione con la formula piena perché il fatto non sussiste – ha commentato il suo legale Salvatore Tesoriero – è la più ampia possibile perché certifica che non c’è stato nessun tipo di spesa privata”.
L’udienza odierna riguardava il Pd. Per gli altri gruppi politici sono in corso o devono ancora cominciare le udienze preliminari. L’unica già conclusa con un patteggiamento, tre rinvii a giudizio e un proscioglimento, riguardava la Lega Nord.