Cosa la preoccupa di più ?
Che si torni a bloccare l’indicizzazione delle pensioni da 1400 euro lordi (circa 1100 netti) che già l’hanno subita per due anni. Significherebbe condannare molti pensionati all’indigenza; il pur contenuto aumento del l’inflazione porterebbe in breve tempo tali pensioni al di sotto del minimo vitale.
Avete già lanciato un appello..
Un nostro comunicato sottolinea che è davvero incredibile che a pagare le misure di rilancio economico possano essere i tagli alle pensioni ,alle reversibilità,alle indennità di accompagnamento e chiediamo al premier Renzi di smentire queste ipotesi
Tuttavia, trovare risorse per il rilancio dell’economia comporta sacrifici
Ogni giorno si hanno notizie di sprechi e spese superflue a livello nazionale e locale e tutti conosciamo quanto la macchina pubblica sia troppo pesante . Una stretta decisa (non basta certo ridurre le auto blu, occorre tagliare drasticamente i budget ) potrebbe trovare le risorse necessarie. Per chi ha lavorato e versato contributi la pensione e la sua rivalutazione al costo della vita sono un diritto acquisito…e pagato a suon di ritenute previdenziali.
Quale la vostra posizione, allora?
Noi confidiamo che il premier Matteo Renzi che a Firenze ha condotto una buona ed efficace politica nel campo del welfare e per la popolazione anziana, metta la parola fine a queste ipotesi che provocano preoccupazione e sconcerto nella popolazione anziana”.
In definitiva, i punti essenziali sono ottenere “l’indicizzazione per le pensioni medio-basse e il mantenimento degli standard per la reversibilità che spesso è una necessità vitale, perché molte donne hanno la pensione minima o poco più . Inoltre reversibilità e accompagnamento servono spesso a pagare i costi di una badante o di una Rsa senza gravare sui figli che spesso non sarebbero in grado di far fronte a tal necessità. Noi riteniamo che tutte le fasce deboli della popolazione debbano essere tutelate ed anziani e pensionati rientrano,appunto, in questo ambito”.