Spazio A: Un nuovo spazio a Firenze

C’è uno spazio nuovo a Firenze, si chiama Spazio A. Affacciato sull’Arno, con quattro grandi vetrate proprio sul fiume, lo spazio si propone come un luogo dedicato all’incontro e al dialogo tra discipline diverse, l’architettura e il design, la fotografia e il cinema, la letteratura e tutte le altre molteplici forme artistiche ed espressive. Uno spazio di 200 metri quadrati, che vuole essere un po’ salotto dell’800, un po’ caffè dell’età dei Lumi, un po’ Accademia cinquecentesca, ma con tutte le tecnologie felici della contemporaneità: schermi giganti, loop di immagini e video, impianto audio ad alte prestazioni ed una regia che consente la diffusione sonora sincronizzata su tutti i livelli in cui è diviso il luogo. E con la curatela dell’architetto Laura Andreini, ricercatore presso la Facoltà di Architettura di Firenze e socio fondatore dello Studio Archea, e la consulenza del professor Riccardo Buscagli, Università degli Studi di Firenze, ospiterà mostre, eventi, presentazioni, show cooking, ma anche dibattiti, lectures, conferenze e semplici dialoghi.

Spazio A propone a Firenze qualcosa che forse non c’era. Qualcosa che dai cenacoli del passato prende la viva curiosità intellettuale, l’eclettismo, la disinvoltura; la capacità di far circolare idee tra persone diverse, che fanno cose diverse e che possono offrire punti di vista diversi. Per questo lo Spazio A, oltre all’architettura e al design contemporaneo, che avranno incontri dedicati, sistematicamente, tutti i venerdì, si aprirà anche alla storia dell’arte e del restauro, alla letteratura, alla scienza, all’arte culinaria, al teatro e alle pratiche performative nel senso più ampio; a volte con incontri tradizionali, a volte mischiando invece le varie discipline. Si ricorrerà a competenze anche accademiche e di alta scienza, per contribuire ad una vera ‘conversazione’ intellettuale. Non sarà un luogo ‘militante’, ma certo si sceglieranno tra le cose che accadono ogni giorno nella vita del paese, titoli, personaggi, episodi, esperienze che siano testimonianze della vitalità – a volte non sempre debitamente riconosciuta – della vita intellettuale italiana e della sua capacità di interagire in uno scenario globale. Facendo sì che letterati, artisti, architetti, gente di teatro, attori, ricercatori, vecchi e giovani, alle prime armi o di provata esperienza, si divertano a mischiare e confrontare progetti, cose fatte e da fare, passioni, sogni e utopie.

Entriamo nello specifico. Il venerdì, come dicevamo, è il giorno dell’architettura. Spazio A ha ideato “Costruire l’Architettura”, un ciclo d’incontri che ogni settimana invita singoli architetti o studi di architettura a confrontarsi su esperienze di progettazione e realizzazione delle più varie opere architettoniche. Cosa c’è dietro l’immagine del progetto? Come se ne concepisce la forma, come si materializza l’architettura? A quali ingegnose tecniche e tecnologie ricorre l’architetto per risolvere i problemi di realizzazione che emergono in corso d’opera? E non solo nel cantiere, ma nel complesso e inquieto contesto delle relazioni sociali: committenza, burocrazia, politica, sensibilità culturali dei cittadini ed esigenze della futura utenza. Venerdì 10 ottobre ci saranno Valerio Barberis e Marcello Marchesini dello studio MDU, a seguire, nelle settimane successive, Elio Di Franco, Adolfo Natalini, Maurizio De Vita e tanti altri.

Sempre in tema architettura Spazio A ospiterà le presentazioni della rivista bimestrale ‘Area’. Edita da Tecniche Nuove, la rivista è specifica del settore dell’architettura e del design. Ogni numero tratta un argomento diverso di particolare interesse all’interno del dibattito internazionale. Il tema scelto viene indagato attraverso la presentazione di progetti realizzati in tutto il mondo, concorsi e saggi critici. Il piano editoriale prevede un’uscita annuale dedicata ad un architetto di rilievo internazionale, una dedicata ad una città, ed una riservata al design. Quest’ultimo è un argomento che compare in ogni numero della rivista: la rubrica Focus Design, infatti, è rivolta alla progettazione di complementi di arredo ed elementi costruttivi. Inoltre, in ogni uscita, è presente un itinerario di architettura dedicato ad una città o ad una regione. L’itinerario viene introdotto da un testo critico e da una mappa, riportando le informazioni principali riguardanti opere di architettura contemporanea. Gli ultimi due numeri, Area 135 e 136, intitolati “Grafts” and “Elements”, verranno presentati durante il mese di novembre da Paolo Giardiello e Marco Casamonti, il prossimo, Area 137, dedicato ai “Chinese Architects”, verrà invece presentato nel mese di dicembre da Marino Folin.

Di argomento più vasto saranno le presentazioni dei volumi della casa editrice Forma, che da anni promuove la divulgazione e la conoscenza dell’arte, dell’architettura, della fotografia.Volontà della casa editrice è dare “forma”, appunto, alle tracce espressive che animano il dibattito culturale di oggi, approfondendo specifici ambiti conoscitivi noti al pubblico e mettendo in primo piano quelle espressioni intellettuali ed artistiche ritenute, a vario titolo, rivelatrici di nuovi punti di osservazione della realtà. Il primo appuntamento in programma è per il 17 dicembre con la presentazione del libro “Under 50 over 500” a cura di Laura Andreini. Ne parleranno con l’autrice, Lara Vinca Masini, Antonio Barbieri e Marco Casamonti.

Infine gli incontri di cultura più varia, organizzati invece il mercoledì. Si comincia il 22 ottobre con l’incontro “Eros orientale. A proposito del “L’universo di Kama. Testi d’amore dell’antica India” di Fabrizia Baldissera (Einaudi)”. E la curiosità intellettuale e l’eclettismo che intende caratterizzare questi incontri dello Spazio A, non potrebbero essere meglio rappresentati dagli interlocutori chiamati ad animare questa serata. Si parte da una pubblicazione di tutto rilievo scientifico, ma invece di una ‘presentazione’, ne nascerà una ‘conversazione’, a cui sono chiamati a partecipare intellettuali di diversa estrazione, esperienza, impostazione d’interessi e di studi: Fabrizia Baldissera, curatrice del volume e sanscritista, Mario Labate, latinista, specialista di Ovidio e Giovenale e Alida Cresti, psicologa e scrittrice. Riccardo Bruscagli, italianista, cercherà di dirigere il traffico delle idee e delle interpretazioni, non senza appoggiarsi alla confidenza con una letteratura, quella italiana, che nel nome della poesia d’amore primariamente si inaugura. A seguire ci saranno serate dedicate al teatro, con la drammaturgia di Stefano Massini, di cui è imminente a Milano la prima della sua “Lehman Trilogy”, per la regia di Luca Ronconi, e al fantasy contemporaneo, esemplato nell’opera più recente di Vanni Santoni.

Spazio A
Lungarno Benveuto Cellini 13a, 50125 Firenze
Tel. + 39 366 8605159 – e.mail info@spazioafirenze.it
www.spazioafirenze.it

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